E’ uno di quei momenti tecnici di difficile gestione. Stasera il Napoli si ritroverà al Mapei Stadium con la stessa carta d’identità ma con vestiti nuovi da ‘’provare’’. Il Sassuolo è osso duro tra le mura amiche, non lo scopriamo certo oggi. Ma come diciamo sempre, e come dicono in tanti, spesso il nemico numero uno degli azzurri sono loro stessi! La linea da seguire è questa: perdiamo con la Juventus, tocchiamo il cielo con un dito battendo sonoramente (ma commettendo non pochi errori) il Salisburgo al San Paolo, ed ora ci presentiamo in terra emiliana con la necessità di continuare a far bene in campionato. Qui casca l’asino! La testa di tutti è ben concentrata sulle maglie neroverdi? In buona sostanza, la linea seguita si risolve in una sfida psicologica: tra il Napoli e quel pericoloso pregustare la sfida di ritorno alla Red Bull Arena. Come dire: non andiamo troppo avanti con la mente…altrimenti ci perdiamo il presente! Proprio cosi. Sembra banale ma gran parte del lavoro di Ancelotti (ed anche delle sue arrabbiature) è andato e va proprio in questa direzione: mantenere la concentrazione di tutti e, soprattutto, stabilizzare tutto l’ambiente azzurro allo scopo di raggiungere quello ‘’stato di calma apparente’’ che lui, leader calmo, potrebbe quasi usare come slogan-monito per chi deve ancora crescere nella sua rosa. De Zerbi sa essere abbastanza camaleontico: le sue continue variazioni negli undici iniziali è un’arma da non sottovalutare mai, soprattutto in un momento cosi delicato in cui il suo gruppo ha conquistato appena due punti nelle ultime cinque gare. E’ vero che in avanti non c’è più Boateng, ma attenzione: Sensi, a centrocampo, ha molta qualità ‘’pericolosa’’, all’attacco oltre alla certezza Berardi si alternano elementi pungenti come Babacar, Matri o Djuricic, e potrebbe puntare ad usare con maggiore profondità Duncan oppure Boga. Ancelotti proverà a spezzare la migliore qualità degli emiliani, il possesso palla, che sfruttano partendo dalla difesa e facendo lavorare molto gli esterni come incontristi. Allora cosa mettere in campo? Il tecnico di Reggiolo, proprio dovendo ricorrere a strumenti tipicamente partenopei come ‘’a’ livella’’, si ritroverà con l’esigenza di fare un ampio turnover imposto dalla gara di giovedi di Europa Leaugue. Far rifiatare qualcuno è d’bbligo cosi come vedere in atto qualche nuova soluzione tattica non è male. Non si tocca il 4-4-2, ma alcuni resteranno probabilmente accomodati in panchina. Le ultime ‘’versioni’’ andate in campo dicono più Mertens che Insigne alle spalle di Milik. A centrocampo si dovrà far a meno del trio Callejon-Allan-Zielinski inserendo Diawara, Ounas e Verdi che possono (eccome!) dire la loro. In difesa la situazione è delicata cosi come lo sarà contro il Salisburgo: Meret è squalificato, cosi Ospina si ritroverà a gestire una difesa dove Ghoulam e Chiriches saranno le probabili new entry al fianco dei soliti Koulibaly e Malcuit. Molta rabbia di Ancelotti passa proprio per la solidità difensiva; ma non si parla di reparto di gioco, ma di determinazione della squadra nel mantenersi ‘’a mille giri’’ per difendersi in qualunque contesto della gara e contro qualsiasi avversario. La crescita di un gruppo, e non solo di un singolo, passa inesorabilmente per la costruzione certosina di un corpus ‘’caratteriale’’ forte ben oltre i novanta minuti, e si fonda tutto sui particolari, quei piccoli momenti che possono rifinire ad hoc una bella prestazione cosi come ti possono condannare alla più tragicomica delle sconfitte. Quindi testa alta, per tutti, tifosi compresi. Come sempre, ci siamo e ci crediamo…
Avanti Azzurri, Avanti…
Marco Melissa
#ForzaNapoliSempre