Napoli – Juventus non è mai stata una partita come tutte le altre. Soprattutto quando le due squadre si sono incontrate in campionato.
Ricordo le radiocronache di Enrico Ameri e Sandro Ciotti, quando il Napoli di Vinicio era arrivato vicinissimo al titolo e…poi finivo per piangere. Ero soltanto un ragazzino ma già allora la passione per quei colori era forte.
Poi arrivò quel ragazzo di Villa Fiorita, El Pibe de Oro, a farci godere di vittorie epiche contro il nemico sportivo di sempre e ci aiutò a cucire due volte lo scudetto sulle nostre maglie azzurre.
Ora tutto è cambiato. Non è soltanto l’età di chi scrive e con essa la percezione delle cose. E’ cambiato tutto davvero.
E’cambiato l’approccio a questo sport. E’ cambiata la società che ci circonda.
Ma soprattutto sono arrivati loro. I “social”. Tutto avviene in tempo reale e tutti dicono la loro su tutto. Bello, bellissimo. Anzi no. Tutto ha finito per essere amplificato oltre i limiti stessi della umana decenza. La gente legge spesso soltanto i titoli dei “post acchiappa-click” e si fa un’opinione (o crede, a volte, di averla) per poi sputare sentenze. Spesso caustiche. A volte aggressive. E quindi ecco presentarsi i “leoni da tastiera”, quelli che si nascondono dietro uno pseudonimo, spesso con profili falsi, e distribuiscono veleno. In ogni dove.
Da questo veleno la tifoseria partenopea è stata immune per anni.
Adesso, purtroppo, sembra che quello stesso veleno sia stato “aggiornato” al punto da riuscire ad “infettare” anche molti di noi.
Ormai siamo divisi tra i Guelfi, difensori strenui dell’operato del presidente, e i Ghibellini che allo stesso presidente attribuiscono la colpa di essere troppo imprenditore e poco tifoso.
La squadra sembra quasi essere passata in secondo piano se è vero che, nonostante anche questa è una grande stagione per i colori azzurri ed il secondo posto resta pressoché blindato, i numeri delle presenze allo stadio sono da squadra di Serie B per la maggior parte della stagione. E, se vogliamo, anche i numeri di questo Napoli – Juventus sono lontani dal tutto esaurito.
Ormai, nei fatti, molti di noi preferiscono il divano di casa allo stadio. Ma il San Paolo non è ridotto così da oggi. Quindi perché succede questo?
Tutto d’un tratto siamo finiti a buttare nel bidone dell’immondizia pure un secondo posto? Preferisco non rispondere.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre