I fatti di Milano ci raccontano, ancora una volta, che i problemi culminati con la morte di Ciro Esposito, vittima di un odio cieco e stupido, restano lì. Irrisolti.
Aspettiamo risposte dallo Stato. Quello Stato che, per anni, ha assistito al proliferare malato e perverso dell’odio nei confronti del popolo napoletano senza muovere un dito.
Un odio che ha trovato libero sfogo negli stadi di tutto il Paese e che per una stolta e colpevole interpretazione è stato derubricato per anni a “sfottò”.
Vergogna è l’unica parola, forse inflazionata, ma l’unica che mi viene in mente in questo brutto momento.
Abbiamo appena finito di festeggiare il Natale. Festa di pace e amore. Ieri sera, a Milano, sugli spalti e per strada, non c’era né l’una né l’altro.
Solidarietà alla famiglia della persona (al di là dei colori, del tifo e della pelle) che ha perso la vita negli scontri avvenuti…per una partita di pallone.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre