Eh vabbè. Quest’anno va così. Quelle poche volte che la Juventus non porta a casa il punteggio pieno qualcosa ci va storto.
Cominciamo col dire che ormai parlare di calcio è puro esercizio di maniera. Insomma è nà strunzàta.
Vogliamo parlare delle scelte di Ancelotti o della gabbia di Spalletti? Della prestazione di Milik o del gioco orizzontale dei partenopei piuttosto che della presenza azzurra nell’area interista?
Mazzoleni è un grandissimo paraculo. Sì, l’ho detto. Perché, se da una parte da l’impressione di un arbitraggio equilibrato, dall’altra ignora gli ululati barbari dei tifosi interisti all’indirizzo del nostro Kalidou Koulibaly ogni qualvolta prende il pallone. Questa situazione indegna è durata per ben ottanta minuti. Fino a quando su una ammonizione alquanto fiscale comminata al difensore centrale azzurro lo stesso perdeva (giustamente) le staffe ed applaudiva sarcasticamente il direttore di gara.
Il resto francamente non conta nemmeno più (punteggio compreso). L’espulsione di Insigne sarà poi la semplice ciliegina sulla torta di merda di un campionato tra i più farlocchi, tarocchi e pezzottati di sempre.
Giocatevela voi questa pagliacciata che ancora avete il coraggio di chiamare campionato italiano di calcio di serie a (tutto volutamente in minuscolo).
Solidarietà al nostro Kalidou.
Napoli ti ama e tu lo sai.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre
p.s. Scusatemi per le “licenze poetiche” ma quànn’ cè vò cè vò.
