E’ già successo. E’ nella natura delle vicende sportive. E’ l’umana passione, istintiva, che, a volte, viene tradita da pensieri che vanno oltre il momento. E’ in tutto quello che il Napoli, oggi pomeriggio, dovrà…: evitare di lasciarsi sorprendere dall’ennesimo crocevia. Da una parte il campionato vestito dei colori di un Frosinone che arriva al San Paolo con un deficit di punti-rendimento che lo obbliga a cercare qualunque risultato positivo. Dall’altra parte l’imminente sfida di Champions contro il Liverpool, che inevitabilmente porta con se una pesante aspettativa che ‘’non’’ si deve trasformare in distrazioni e cali di varia natura. E’ tutto qua. Ancelotti sa bene che questi passaggi sono delicatissimi. Ci siamo già passati con il Chievo. Ma ora si deve cercare una variante, qualche soluzione che rompa gli schemi di probabili stasi psicologiche.
Il coraggio della convinzione e dell’organizzazione: il progetto azzurro sta marciando in varie direzioni: sul campo, nelle varie competizioni, ma soprattutto nella testa del gruppo, la parte più delicata dell’intero sistema. Il tecnico di Reggiolo sta forgiando carattere, determinazione, per metterli sempre al 100% al servizio del rettangolo di gioco e dei tifosi. Ma non è sempre oro quel che luccica. La prova è la vittoria sull’Atalanta. La classifica sorride, i tifosi pure, nonostante la Juve continui a volare. Ci sono, però, delle macchie oscure nel rendimento complessivo. L’orchestra funziona nel complesso esecutivo, ma alcune particolarità tecniche potrebbero portare il tutto da positivo ad eccellente. Perché? Focalizziamo un attimo il pressing sulla mediana centro-attacco. Presente sul piano fisico, ma meno incisivo del solito sul piano concreto; come se la manopola della convinzione non fosse su livello massimo. E non è il solo punto d’analisi. Il team deve essere team proprio nei momenti delicati. Invece si assiste, impotenti, ad autentici black-out: le scalate in verticale, soprattutto in fase di copertura, non sono corali ed ecco che ci si espone ai pericoli offensivi degli avversari. La sostanza è riconducibile ad una semplice formula di ancelottiana provenienza: coraggio, coraggio, coraggio! Credere per tutti i novanta minuti. Asfissiarsi di convinzione che la propria organizzazione sia un unico corpo che riesce a mutare all’occasione. L’approccio camaleontico deve essere ancora lì alla ricerca della struttura portante definitiva, ben impiantata nella testa e nel cuore di tutti, contro ogni avversario.
Il turnover del turnover: ventiquattro punti di differenza, sfide precedenti a proprio favore e percentuali di rendimento tinte d’azzurro. Il Napoli non potrebbe partire da presupposti migliori per affrontare il Frosinone col piede giusto e presentarsi psicologicamente al meglio alla sfida di Champions. Sul piano tattico è necessario, viste alcune defezioni, effettuare un ripensamento del leitmotiv del turnover. il 4-4-2 dovrà essere orientato ad un pressing a tutto campo, che chiuda soprattutto alcuni spazi intermedi sulla trequarti che sono rimasti spesso e pericolosamente aperti a Bergamo. Necessarie le ripartenze veloci,verticalizzanti, e una massiccia dose di cinismo davanti alla porta avversaria. In attacco ancora Milik, coadiuvato da Lorenzinho. Per tenere alta la velocità d’esecuzione si attende il binomio Rog-Diawara, affiancati da cursori doc come i probabili Ounas e Zielinski. In difesa, a far la parte del leone il probabile esordio di Meret tra i pali; Koulibaly e Luperto, insieme a Hysaj e Malcuit, dovrebbero garantire la fascia difensiva. Longo schiererà il suo ben collaudato 3-4-2-1. Particolare attenzione va risposta nel trio Ciano-Campbell-Ciofani, che avranno alle spalle un robusto centrocampo con Chibsah e Maiello che, in genere, fanno molto movimento da centrocampo in su.

Appuntamento ad Anfield Road? Niente da fare. Il Frosinone è la priorità. Dei Reds se ne parlerà a partire da stasera. In campo si deve scendere con la testa e le gambe proiettati alla conquista dell’ennesimo spunto per restare agganciati al trenino della capolista. Si chiede più di un sostegno ai tifosi, più di un urlo, più di un cuore grande quanto l’intero San Paolo.Oggi è campionato. Oggi è un altro esame…da affrontare con la massima concentrazione…
Marco Melissa
#ForzaNapoliSempre