Punti importanti, passaggi cruciali e cambi di marcia. Il passato storico della serie A, soprattutto negli ultimi anni, ci insegna che abbassare la guardia porta con sè numerosi aspetti negativi. Pur non volendo creare un ‘’ponte’’ tecnico ricorrendo al paragone biblico tra Davide e Golia, la sfida di stasera è un ottimo spunto per approfondire. Il Napoli e l’Empoli: due storie e due destini, almeno ad oggi, agli antipodi. Ma quante volte le ‘Grandi’’ hanno finito col perdere punti ‘’pesanti’’ per la classifica, per poi rivelare una fragilità caratteriale del gruppo che li ha portati a periodi ‘’down’’ nel rendimento. Gli azzurri partono col favore dei pronostici ma…Ancelotti la sa lunga! In passato non sono mancate le ‘’frenate’’ contro le meno blasonate. Ora si deve crescere. Punto. Non sottovalutare è una priorità.
Far quadrare il cerchio tra mancanze e speranze: azzurri a testa bassa, un gruppo che non molla mai, un modulo che dà emozioni. Titoli a cascata tra social e stampa dipingono un Napoli che continua a marciare in senso positivo: convincente e pressoché dominante contro la Roma, l’undici azzurro sta continuando a lavorare duramente per far si che le nuove idee di Ancelotti possano creare un amalgama sempre più duttile e coeso nelle varie sfide. Ma il tecnico di Reggiolo tiene sempre un profilo basso, anzi bassissimo. Non si sbilancia ed analizza lucidamente dove ci sono pregi ed anche dove si deve lavorare ancora per far quadrare il cerchio. Dopo la sfida di Roma ha parlato di ‘’sintomi’’ di una ‘’mancanza’’. Forse sarebbe meglio parlare di mancanza di sintomi! Proprio cosi: gioco fluido, pressione ampia e profonda su tutta la zona offensiva; qualche neo ci sarà pure (leggi il gol di El Shaarawy), ma tirando le somme, sarebbe trascurabile. Difficile evincere evidenti aspetti negativi in termini di ‘’sintomatologia’’; l’esempio della Roma lo dimostra in pieno. Ma è proprio qui che si gioca senza mezzi termini il lavoro ‘’in corso’’: un gol subito è sempre una lezione da ‘’seguire’’ ed analizzare con calma, senza inseguire colpe e colpevoli. I tifosi confidano in questa strada che gli azzurri stanno percorrendo e che deve guidarli ancora poiché campionato e l’ormai prossima ennesima sfida di Champions sono giudici implacabili.
Concentrazione a mille e spazi ristretti contro Empoli: il turnover sarà quel che sarà; ormai Ancelotti continua a mandare in fumo previsioni ed analisi statistiche sulle scelte da adottare in campo. Ma la solita carica di adrenalina per mantenere l’undici sotto pressione e con alta concentrazione sarà un elemento fondamentale. La squadra di Andreazzoli, lo si ricorda, ha messo ‘’paura’’ alla capolista: si presenta con una classifica deficitaria ma con un’ultima prestazione di tutto rispetto. Quindi il probabile 4-4-2 dovrà mettere la maiuscola su Attenzione alle fasi di transizione, sul concetto di insistere nel modulare il gioco offensivo alla ricerca di una perenne Ampiezza di gioco su entrambi i lati alla scopo di esaltare la ricerca della verticalità come arma pungente. Ancelotti sa benissimo che si può ‘’inciampare’’ in un attimo, i momenti buoni si possono complicare velocemente. L’utilizzo del doppio centrocampista non va mai trascurato, anche perché il tecnico di Reggiolo insiste in modo assillante sul gioco di posizione (a prescindere dall’interprete) per arrivare all’uno contro uno sfruttando la velocità di inserimento. Anche contro l’Empoli si dovrà continuare a lavorare su una migliore copertura offensiva ed una particolare quadratura per evitare di sbilanciarsi in fase passiva nella zona difensiva. Ancelotti cerca di spostare sempre più avanti la fase ‘’creativa’’ ma si deve ricorrere ad esperienza ed attenzione per evitare spiacevoli sorprese.
L’Empoli punterà probabilmente ad un 4-3-2-1, con unica punta, in parte già utilizzato contro la Juve dove, in alternativa, si è passati anche per la doppia punta in fase di transizione. Andreazzoli sta cercando ancora di creare raccordi efficaci tra difesa e centrocampo: spesso manca anche la necessaria attenzione in fase di copertura sulle sovrapposizioni avversarie. Ma l’attacco può contare su giocatori interessanti e vanno pesati attentamente.
L’Empoli è l’ultimo ‘’scalino’’ che ci separa dalla sfida in Champions contro il Psg. Il pubblico, come già accaduto in passato, pare latitare un po’ in occasione di sfide contro avversari di medio-bassa caratura. Ma i numeri sono numeri ed il campo è ben altra cosa. Lottare, lottare, lottare. In pochi o meno sugli spalti, gli azzurri vanno sostenuti non a rate ma a raffica. Il lavoro per crescere in qualità continua…come la passione…
Avanti Azzurri, Avanti.
#ForzaNapoliSempre
Marco Melissa