Piove entusiasmo sul Napoli. Si inseguono commenti positivi e note tecniche di elogio per Ancelotti. Questa l’atmosfera trasognante e straripante di positività dopo la vittoria contro i Reds. A partire dai tifosi, passando per la stampa e gli addetti ai lavori. Quasi un coro unanime di ‘’Si, finalmente’’. Ma ora ci si ributta nel campionato e sorge una domanda: quanto tempo durerà tutta questa ‘’festosa’’ passione intorno agli azzurri? Lecito porsi simili quesiti poiché fino al fischio d’inizio della sfida di Champions le camaleontiche scelte del tecnico di Reggiolo e lo stato di forma di alcuni elementi erano state catalogate ancora una volta alla voce ‘’dubbi’’ da fugare! Invece no. Sappiamo come è andata a finire. I dubbi sono stati più che fugati guardando bene la l’andamento complessivo della serata. Ora c’è il capitolo Sassuolo. Altra storia, altre scelte. La squadra di De Zerbi ha i ‘’numeri’’ giusti per rispondere colpo su colpo e tentare un’offensiva maiuscola visto il suo attacco da quindici reti in campionato. Anche se le statistiche danno ragione agli azzurri con cinque vittorie su dieci precedenti (tre delle quali proprio al San Paolo), l’undici di Ancelotti sa bene che impegni come questi nascondono insidie insospettabili; si può facilmente smarrire le certezze nei moduli in corso e perdere punti preziosi.
Dalla notte di ‘’San’’ Lorenzo alle certezze da ‘’codificare’’: la terra ha tremato, c’è poco da fare. Quando Lorenzinho si è disteso sul prato del San Paolo per raccogliere l’invito più ghiotto ed archiviare una serata ‘’magica’’, l’urlo di uno stadio, di una città, ha avuto un effetto quasi sismologico; i ‘’picchi’’ di gioia e passione, quasi come una testimonianza di ‘’miracolo’’ in corso, hanno raggiunto livelli incredibili sul grafico del ‘’cuore azzurro’’, paragonabili ad eventi di ben altri tempi passati. Ora si ritorna a fare i conti con le scelte di campionato. Ci si divide tra le opzioni viste in Champions, con il 4-4-2 che spesso si è allungato a 4-2-3-1, oppure proporre qualche alternativa sfruttando le nuove interpretazioni della difesa ‘’alta’’ che produce innesti a centrocampo utili alle verticalizzazioni ‘’incrociate’’. Ma, come ribadito in precedenti occasioni, l’ennesima variante tattica potrebbe prendere il sopravvento nel corso della gara. Ancelotti continua ad essere difficile da codificare in questo periodo; l’esperienza lo guida…
Il ‘’nuovo nel nuovo’’ e la ‘’sfida delle rivincite’’ contro il Sassuolo: il modulo di Ancelotti, sintesi di equilibrio e fantasia, si sta imponendo all’interno del gruppo come nuovo corso da seguire. La difesa alta, con i due esterni che salgono e si portano in linea con due centrocampisti, sta diventando un continuum nell’impostazione del modulo, prescindendo nel contempo dagli ‘’interpreti’’. E’ un diktat ed allo stesso tempo un’esigenza che Ancelotti sta imprimendo nel proprio gruppo, rivoluzionando lentamente il ‘’meccanicismo’’ sarriano maggiormente fondato sull’interprete in quel preciso ruolo-istante. Lo vedremo anche nella sfida contro il Sassuolo. Una cosa è certa: gli azzurri partono con la voglia di far dimenticare la sconfitta contro la juve, proporzionalmente opposta alla voglia dell’undici di De Zerbi di oscurare il passaggio a vuoto contro il Milan. Ma qualche azzurro deve rifiatare un po’, altrimenti il turn-over è compromesso! Mettendo da parte il recente passato, si deve cercare qualche nuovo elemento nelle nuove scelte del tecnico di Reggiolo. Le assenze di Mario Rui e Luperto costringono ad un ripensamento difensivo, con un eventuale innesto di Malcuit a destra e la richiesta di ‘’straordinari’’ a sinistra per Hysaj. Il filtro a centrocampo dovrebbe vedere un ballottaggio tra Diawara e Fabian Ruiz. Ancora verticalizzazioni veloci per gli avanti, con palla a terra per evitare alcune sbavature viste contro il Liverpool durante le quali la transizione centro-tre quarti era imprecisa e caratterizzata da palle alte inutili e folate esterne senza ricambio ad incrocio nel mezzo dell’attacco. Mertens dovrebbe partire in pole position per l’attacco, con Lorenzinho ancora dietro a rendere fantasiose le manovre, e magari l’apporto di Verdi o Rog, oppure Ounas sul lato opposto. Il tutto mantenendo ben saldi i principi del ‘’muro pieno’’ a centrocampo anche per evitare che il trio d’attacco avversario faccia male.
De Zerbi punterà molto probabilmente su un 3-4-3 abbastanza avanzato. Anche se mancheranno Peluso e Duncan, il Sassuolo si sta dimostrando solido a centrocampo, pronto alla ripartenza, con un buon lavoro sull’uno-due alla tre-quarti che spinge molto per rendere Boateng un falso nueve decisivo e capace di aprire varchi a Berardi o Di Francesco.
Obbligati a crescere ma liberi di interpretare. Questo è oggi il gruppo azzurro. Ma la serata contro i Reds ha lasciato un segno importante: si può dire la propria anche in Europa. C’è molto di più. L’entusiasmo, la passione, accesa da un lungo abbraccio alla squadra vincente, fa pensare che tutto ciò è necessità. Proprio come Ancelotti sta forgiando un gruppo intorno ad un’idea nuova, fatta di libera espressione e divertimento, i tifosi devono ‘’fotografare’’ e ‘’cristallizzare’’ quei momenti di gioia per scolpirli dentro se ed usarli ad ogni prossimo impegno degli azzurri, per gridare l’ennesimo…
Avanti Azzurri, Avanti…
Marco Melissa