Nel cielo di Belgrado una stella azzurra illumina una bella serata di calcio. E’ un Napoli determinato, attento, arrembante e ben organizzato che non riesce a violare il pareggio nonostante non lasci niente di intentato nella temibile arena del Marakana. Manca soltanto un meritato acuto finale per conferire ad una prestazione maiuscola la definizione di monologo. La Stella Rossa regge sotto l’onda d’urto degli avversari ed archivia un punto molto importante in chiave classifica di girone (considerando anche la vittoria del Liverpool ai danni del Psg).
La mano di Ancelotti si aggira tra le linee azzurre sin dal fischio d’inizio. Un evidente 4-3-3 “tagliente” è il biglietto da visita al fischio d’inizio del Napoli. Il tecnico di Reggiolo riesce a catechizzare i suoi ragazzi verso l’ennesimo atteggiamento pacato ma allo stesso tempo disegna manovre avvolgenti, anche con giochi di sponda sugli esterni che costringono subito agli straordinari i serbi. Fabian Ruiz si fa subito notare per destrezza di ruolo, Zielinski e Callejon , come al solito, pungono sugli esterni, Allan è garanzia di “propulsione” senza sosta e Lorenzinho continua a spaziare su più fronti. Soluzione ottimale: il tabellino è una striscia azzurra continua. Insigne è scatenato e, dopo un primo tentativo sventato da Borjan, al 18’ si vede negare il gol dalla traversa. E’ solo la punta dell’iceberg di un collettivo che vive di adrenalina pura: Mario Rui e Fabian Ruiz le provano tutte per servire Milik ma manca la necessaria profondità. Tutto ciò non placa l’ambiente ostile circostante: i tifosi di casa si fanno sentire, ma la spinta di Boakye è priva di profondità ed Ospina si fa trovare pronto sui tentativi di Fardou Ben e Marin. Stessi ordini di scuderia nella ripresa: Ancelotti vuole, anzi pretende attenzione tattica ed ordine nell’impostazione tra le sovrapposizioni di ruolo. Si gioca la carta Mertens e mantiene il proprio assetto con l’inserimento di Hamsik ed Ounas. In tal modo l’appuntamento con il gol-partita sembra sempre a portata di mano. Mario Rui (scheggia la traversa), poi Zielinski e Callejon, infine Mertens: “tanto rumore per nulla”. La Stella Rossa, dal canto suo, prova il colpo a sorpresa con Boakye, ma Ospina sventa abilmente. E’ un Napoli attivo, sempre lucido, anche nelle fasi finali che non regalano ulteriori emozioni, ma un’unica certezza: il Napoli c’è!
Alla prossima…
Avanti Azzurri, Avanti…
Marco Melissa