IL MATCH DI MARCO

Presentazione

– Scelte tattiche che portano ad un new deal.

Il Napoli sta probabilmente tracciando il solco di una nuova era. Finalmente. Per la qualità che possiede e per i tifosi, divisi, di recente, tra gioia e trepidazione. Logica è tale deduzione dopo la sfida di Europa League la quale, al di là del risultato, ci ha regalato profondi spunti di riflessione che vanno analizzati da svariate angolazioni. Alla luce della sfida contro un avversario ostico come l’Empoli, è necessario sviscerare alcuni punti che appaiono sempre più prossimi ad un definitivo salto di qualità. In primis sembra evidente che il gruppo è sostanzialmente una creatura ibrida, mutante a seconda degli avversari e della lettura di quel frangente di gara; è però un vantaggio tutto sommato, poiché garantisce un’intercambiabilità di uomini-ruoli e viceversa. Oltra a ciò va sottolineato l’ennesima prova di un efficace pressing alto dei trequartisti e la capacità di sorprendere gli avversari con la duttilità strategica di alcuni elementi; ad esempio Ounas che ha praticamente spaziato su tutto il fronte offensivo è solo una delle armi che Spalletti sta facendo crescere nel gruppo e per il gruppo; stesso discorso per Elmas, Rrahmani e Malcuit. L’Empoli arriva sicuramente con credenziali attendibili e con un gioco abbastanza consolidato intorno ad alcuni fattori trainanti, su tutti la capacità di accelerare ed affondare al minimo cambio di ritmo degli avversari, un’arma che gli ha permesso di portare a casa risultati importanti. Ma procediamo con ordine e passiamo all’analisi dello status delle contendenti allo stadio Diego Armando Maradona.

NAPOLI ai blocchi di partenza

– Altissima intensità di gioco.

Se quest’ultima può essere la nuova frontiera dell’efficienza degli azzurri, ben venga. Non solo contro il Leicester, ma anche contro l’Atalanta e la Lazio, la squadra ha saputo brillare con azioni strette e rapide, con pressing alto anche ad uomo, sia in attacco che nelle manovre difensive. Spalletti sta lavorando molto sulla elasticità tattica: si riesce a passare da un iniziale 4-4-2, per poi improvvisare un 3-4-3, per finire con un prudente 5-2-3. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla capacità di adattamento di alcune pedine. Non dimentichiamo il peso di assenze come Koulibaly, Anguissa e Osihmen, alle quali si sono aggiunte quelle di Lobotka e Lozano. Contro l’Empoli si spera di recuperare Insigne e Fabian Ruiz e di continuare a giocare con grande elasticità tattica e grande senso di posizione per gli opportuni inserimenti, utili a creare superiorità numerica. In sostanza si dovrebbe partire con un classico, con Ospina a guidare una difesa avente come centrali Rrahmani e Juan Jesus, affiancati da Di Lorenzo e Mario Rui sugli esterni. Demme e Zielinski saranno a centrocampo a ridosso del trio Politano-Ounas-Elmas; Mertens (o Petagna) sarà l’unica punta.

EMPOLI ai blocchi di partenza

– Palla a terra, combinazioni corte tra centrocampo e difesa chiamata spesso a salire per dare concretezza alle manovre avvolgenti. Andreazzoli ha le idee chiare con il suo 4-3-1-2: predilige un baricentro alto, tagli verso il centro e grande partecipazione dei terzini come cursori di fascia. Il gioco viene spesso spostato sulla destra in diretta relazione con le caratteristiche di alcuni dei migliori elementi toscani. In campo tra i pali ci sarà Vicario, con Luperto e Romagnoli centrali, coadiuvati dall’ottimo cursore Stojanovic e da Parisi. Il trio Haas-Ricci-Zurkowski rappresenterà il centrocampo, alle spalle dell’insidioso trequartista Bajrami che ha il compito di ispirare la vena del temibile duo d’attacco Pinamonti-Cutrone (pronto anche Di Francesco). L’Empoli è una squadra che recentemente ha trovato una continuità in termini di crescita tecnica; motivo per il quale l’attenzione degli azzurri dovrà essere costante.

In sintesi

– Squadra reattiva, con grande capacità di navigare a testa alta anche in piena zona emergenza infortuni. E’ in poche parole la storia recente degli azzurri: Spalletti deve praticamente ripensare ogni settore del campo, costretto spesso dall’ennesimo infortunio, una situazione che, pian piano, sta decimando il gruppo. Ma l’adattabilità, l’elasticità tattica e la fluidità che il tecnico toscano sta costruendo intorno e dentro a tutti i ragazzi, potrebbe rappresentare un grande investimento per il futuro. Contro l’Empoli servirà tutto ciò e molto altro probabilmente. Ma si parte con la certezza di avere davanti un gruppo omogeneo e credibile.

Come sempre, Avanti Azzurri, avanti…

Marco Melissa

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