
Il Napoli espugna San Siro con un golazo di Fabián Ruiz, battendo l’Inter da squadra intelligente, quadrata e soprattutto italiana.
I partenopei lasciano il bandolo del gioco agli uomini di Conte, difendendosi dalle folate nerazzurre con stoica lucidità per poi lanciarsi in pericolose ripartenze e su una di queste lo spagnolo Ruiz produce uno dei più bei capolavori balistici che questo sport abbia mai ammirato (e non esagero).
Minuto 57. Fabián chiede ed ottiene palla da una triangolazione al limite dell’area avversaria con Di Lorenzo. Porta letteralmente a spasso tre giocatori avversari, si sposta sulla sinistra in cerca di un varco, lo trova e lascia partire un sinistro a rientrare che aggira Padelli e si insacca in rete.
Un cazzo di gol (permettetemi il francesismo) che probabilmente entrerà nella Hall of Fame dei gol più belli di tutti i tempi e nelle rubriche di Serie A di parecchi programmi televisivi.
Perla.
Nel primo tempo l’arbitro non fischia l’ennesimo rigore sacrosanto a favore degli azzurri per tocco di mano di un interista.
Stavolta, però, un “limoncino” a testa va dato sia al direttore di gara che a Conte in panchina, perché stavolta gli dice male. Il Napoli vince e stacca mezzo biglietto per la finale.
Forse questa squadra deve dismettere l’abito da sera, che ormai non gli sta più bene, e vestire i panni del lavoratore, dell’operaio.
Più concretezza e meno fronzoli.
Intanto, in questa stagione da “TSO”, ci siamo tolti lo sfizio di battere un’altra capolista, dopo Juventus, poi Lazio e nientemeno che il Liverpool (unici nell’anno solare ad averlo fatto).
Madness.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre