
Passiamo i sedicesimi di Coppa Italia battendo il Perugia di Serse Cosmi.
Punto.
Due rigori trasformati in modo impeccabile da Lorenzo Insigne.
Il Perugia se ne fa parare uno (generosissimo) da Ospina.
Nel mezzo qualche spunto apprezzabile, qua e là, ed ancora molte sbavature.
Il Napoli continua a dare l’impressione di una squadra con grossi problemi realizzativi e molti cali di tensione.
Ancora una volta Llorente sembra muoversi in slow motion, dando tutto il tempo agli avversari di prendergli le misure e disinnescarlo. La verità è che la permanenza di Fernando a Napoli aveva un senso nel 4-4-2, col doppio attacco centrale. Lo spagnolo da solo è troppo lento e prevedibile per reggere da unica punta centrale il reparto avanzato.
Lozano ha fatto intravedere qualche azione interessante, cambi di marcia e di direzione. Ma la forma è ancora precaria e si vede.
Diego Demme promette bene. Tocca molti palloni e sembra già essere il catalizzatore del gioco di mezzo.
Capitolo tifo.
Trecento tifosi perugini hanno praticamente surclassato il tiepido sostegno casalingo. Per me che ho ascoltato la partita alla radio, trovandomi al lavoro, sembrava giocassero al Renato Curi e non al San Paolo.
Vergognoso. A questo punto non so dove si voglia andare a parare con questa situazione. Continuando così (e mi duole dirlo), visto le rigide regole del San Paolo, sarà meglio giocare fuori casa. Almeno là si potrà tifare. Che fine ingloriosa. Speriamo che chi di dovere rifletta bene su questa situazione ed accetti io dialogo. Altrimenti si va verso una sorta di “eutanasia del tifo”.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre