
Ho appena terminato di scambiare una serie di messaggi su WhatsApp con un carissimo amico. Anche lui è tifosissimo del Napoli. Ma su alcuni aspetti la vediamo in modo diametralmente opposto.
Negli ultimi giorni ci siamo confrontati spesso sull’accaduto di martedì sera. Secondo lui, nonostante in ciò che è accaduto le colpe possano essere distribuite sui vari soggetti, i fomentatori del cosiddetto ammutinamento vanno messi fuori rosa fino a fine stagione (alla Inter con Icardi, per intenderci ndr) eppoi venduti.
Evidentemente per il mio amico il fatto che il ritiro “costruttivo” sia stato, di fatto, comunicato con modalità non esattamente canoniche cambia assolutamente nulla nel computo dell’opinione pubblica sui fatti.
Le “Forche Caudine” alle quali sono stati sottoposti i giocatori, nell’allenamento a porte aperte al San Paolo, giovedì pomeriggio da parte dello sparuto gruppo di tifosi (situazione, questa sì, che ha provocato un danno d’immagine notevole al “brand” SSC Napoli e che andava scrupolosamente evitata ndr) dovrebbero essere la chiosa ad una “tre giorni” davvero deprimente.
E invece, qua e là, continuo a leggere commenti veramente sopra le righe (ed uso un eufemismo). Come se l’affronto ordito sia di gravità tale da provocare una spaccatura insanabile.
Insomma, i fatti di martedì scorso sono stata l’ennesima scusa per sputare il veleno di una rabbia (ad es. alcuni termini ascoltati fuori lo stadio, all’arrivo della squadra, ed all’interno durante gli allenamenti, da parte dei tifosi presenti, erano veramente “sopra le righe”) che evidentemente è strisciante nel mondo azzurro e, probabilmente, nel tessuto sociale della città e sarebbe ora che qualcuno riportasse i toni ad un livello di normalità.
Nota a margine: tra qualche ora c’è Napoli vs Genoa.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre
Giulio Ceraldi