
Ho preferito far passare alcune ore per far decantare appropriatamente le acque torbide del postpartita che mi avrebbero indotto a scrivere (di pancia) cose che non penso davvero.
Anche la foto scelta per questo pezzo non è casuale, né acchiappa-click. La foto del nostro magnifico golfo vuole semplicemente riportare il dibattito a livello di quel che veramente conta. Ecco, ciò che veramente conta, in questo momento, è il serrare le fila e cercare di limitare gli spifferi.
Poi, a fine anno, si tireranno le somme e si avvierà l’imprescindibile (a questo punto) ricostruzione.
L’unica cosa che raccomanderei ad Aurelio De Laurentiis è che, in quanto imprenditore, miri a preservare il proprio investimento dagli attacchi premeditati dei suoi competitors. Per scongiurare il pericolo dell’inevitabile ridimensionamento (sportivo ed economico) del mancato raggiungimento della qualificazione Champions (di scudetto eviterei di parlare, d’ora in poi).
Credo che, al di là delle esternazioni mediatiche, la SSC Napoli, nella persona del suo presidente Aurelio De Laurentiis, debba tutelarsi nelle sedi competenti perché questo scempio arbitrale rischia di travolgere tutto.
Proprio perché imprenditore (ripeto) Aurelio De Laurentiis deve difendere i propri “assets” (il patrimonio giocatori), usando i mezzi sopra descritti, dal depauperamento di valore derivante da una stagione simile.
E adesso occhio e cuore a Napoli – Salisburgo. Non c’è molto altro a cui guardare, nell’immediato.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre