
Stamattina ho letto da qualche parte delle differenze di classifica che ci sarebbero al netto delle decisioni arbitrali errate, in queste prime otto giornate. Nei nostri confronti (contro) e nei confronti della capolista Juventus (a favore).
E’ così che mi è venuto in mente il famoso personaggio di Cervantes. Il Don Chisciotte della Mancia.
Come il cavaliere errante del romanzo così il tifoso azzurro, con regolarità pari ad un meccanismo di orologeria elvetica, ad ogni santa stagione calcistica, finisce per ergersi a paladino di giustezza della “regolar tenzone” col “mulino a vento bianconero” e, puntualmente, ne ricava sonore sconfitte e fragorose risate di scherno del resto delle tifoserie peninsulari. Proprio come nel romanzo.
La differenza tra noi e la creatura di Cervantes sta laddove il Don Chisciotte, voglioso di avventure picaresche, finisce per forgiare un mondo fittizio dove la noiosa realtà diventa epica. Nel nostro caso la realtà è, sì, altrettanto noiosa, ripetitiva. Ma il nemico, il “fellone“, l’ingiusto esiste davvero. E’ lì, sotto i nostri occhi. Possiamo quasi toccarlo, a volte. Ma poi fugge via. Non importa quanto forte egli sia, finirà sempre per usare i suoi trucchi, i suoi raggiri per arrivare alla meta prima di tutti, per un altro anno ancora.
E noi…
Noi ci armeremo come al solito di tanta speranza, ogni anno con rinnovato entusiasmo, pronti a dare battaglia, sperando di avere tutti i cavalieri più valorosi dalla nostra parte, per poter dare, ancora una volta, l’assalto a quei maledetti mulini ché prima o poi dovranno pur cadere.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre