DIVERTIMENTO PURO

La partita sembra partire male, malissimo, quando un giocatore viola, nella propria area, tocca la palla sul ginocchio facendola fortuitamente carambolare sul braccio di Zielinsky da distanza ravvicinata. L’arbitro Massa consulta la VAR e assegna incredibilmente il penalty alla Fiorentina. Pulgar trasformerà. E’ il minuto numero 9.

Il Napoli reagisce immediatamente e cerca di avanzare il baricentro del gioco.
I padroni di casa, dal canto loro, sono sempre lesti nel tentare di imbastire capovolgimenti di fronte sui palloni persi dell’avversario.

Ancora alcune interpretazioni sui generis del direttore di gara lasciano legermente perplessi. Tre ammonizioni consecutive (non tutte cristalline) ai danni degli azzurri fanno temere il peggio. Poi, però, arriva il gol del pareggio partenopeo e la musica decisamente cambia. E’ il 38′ quando Dries Mertens si libera di due avversari, si accentra e, dal limite dell’area scocca un tiro di interno destro la cui traiettoria maligna rende imprendibile ed il malcapitato Dragowski non può fare altro che sfiorare con le dita la sfera che si insacca prepotente alle sue spalle. Lo stadio esplode, dando la misura di quanti tifosi azzurri siano stasera all’Artemio Franchi. Nemmeno quasi il tempo di mettere la palla al centro e Mertens, ancora lui, ottiene la massima punizione su atterramento da parte di Castrovilli. L’azione, francamente, non è chiarissima. Massa è comunque in ottima posizione ed assegna il rigore senza esitazioni. La VAR conferma la decisione. Dal dischetto trasforma inesorabilmente un Lorenzo Insigne che è finora apparso in gran spolvero. E’ il minuto 42. Il Napoli ribalta il risultato parziale e va negli spogliatoi. La partita è piacevole, divertente e vive di continui capovolgimenti di fronte. Sembra Premier, piuttosto che Serie A. E le sorprese non finiscono qua. Minuto 51. Su corner Milenkovic trasforma di testa svettando su tutti. La Fiorentina riporta in parità il risultato. I viola provano ad impensierire la difesa azzurra con ripetute incursioni. La difesa azzurra sbroglia senza affanni. E’ il 56′. Insigne e Callejòn sembrano aver ritrovato quell’intesa che ha fatto la fortuna degli ultimi anni del Napoli. Su uno dei lanci del capitano azzurro lo spagnolo calcia al volo un fendente rasoterra che trafigge imparabilmente il portiere viola. Gran gol. Ma non finisce qui. Montella mischia un po’ le carte facendo uscire il giovanissimo Vlahovic per il nuovo acquisto Boateng e la mossa si rivela azzaccata. Dopo quattro minuti, al 65′, il nuovo entrato pesca il jolly con un tiro dalla distanza che colpisce l’interno del palo alla destra dell’incolpevole Meret e finisce in rete. La nuova Fiorentina di Rocco Commisso sembra aver domato i vice campioni d’Italia. Ma la classe non è acqua ed al Napoli non occorrono che la miseria di centoventi secondi per ristabilire le giuste gerarchie. Mertens vede il sempiterno Calletì partire per la tangente di destra e lo serve con un preciso spiovente. L’iberico, freddo come un vero killer appoggia al centro un pallone col contagiri che il lesto Insigne appoggia di testa in rete. Gioco, set, partita. Il resto sarà accademia partenopea. E a nulla serve l’ingresso dell’altro neo-acquisto viola Ribery. I primi tre punti del torneo vanno in cassaforte. Napoli in forma smagliante contro una Fiorentina che finisce la partita col fiatone. Adesso ci si gode brevemente questa bella vittoria. Poi si pena a Torino. C’è una Juve da “matare”.

Giulio Ceraldi

#ForzaNapoliSempre

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