Facciamo un pò di conti.
Iniziamo da alcune premesse che non vado a spiegare (credetemi sulla parola) per comodità e facilità di calcolo.
La prima premessa è che il bilancio della SSC Napoli al 30 giugno chiude con un saldo attivo, al netto delle imposte, di circa 30 milioni di euro. Quindi portiamoli come base di partenza in questo esercizio.
Altra premessa. Diamo per “zero a zero” la base di partenza, ovvero i ricavi strutturali previsti in questo esercizio coprono i costi previsti. Ergo: incremento costi ingaggi per rinnovi al netto delle quote in diminuzione di ammortamento.
Quindi partiamo, dal punto di vista economico, da un +30.
Altra premessa è la liquidità.
Gli accantonamenti che prima del risultato al 30 giugno 2018 ammontavano a circa 100 milioni, consentono anche, all’interno della rotazione crediti (soldi ancora da incassare per giocatori venduti), debiti (pagamenti ancora da effettuare per giocatori acquistati).
Una liquidità elevata che non solo consente alla società di poter pagare “cash” con sconti ma anche di avere un elevato paracadute per qualche anno di gestione negativa (costi maggiore dei ricavi).
Detto ciò in premessa, quindi, partendo da un più 30 concentriamoci sui maggiori costi (quote di ammortamento al 40%) per acquisti più costo lordo ingaggio annuo e i maggiori ricavi o diminuzioni di costi (plusvalenze, ingaggi risparmiati , quote di ammortamento non espresse).
Al momento abbiamo riscattato i portieri che comportano un nuovo costo solo per ammortamento di circa 11 milioni.
Kostas Manolas a €36 milioni per un costo di ammortamento di 14,5 più costo ingaggio annuo di 7.
Giovanni Di Lorenzo: 3,5 + 2.
Elif Elmas a 7 + 2.
Il tutto per un totale di maggior costo di 47 milioni di euro.
In entrata.
Roberto Insigne ad €1,5 milioni di plusvalenza.
Raúl Albiol: 5 di plusvalenza +5 di risparmio ingaggio.
Roberto Inglese: 2 per onere di prestito.
Marko Rog: 2 per onere di prestito.
Amadou Diawara: €21 milioni che hanno generato una plusvalenza fi 19,5 più il risparmio dell’ingaggio da 2 uniti al risparmio della quota di ammortamento di 1,5 per un tot di €23 milioni.
Carlos Vinícius: 17 milioni che hanno generato una plusvalenza di 15,5 che, aggiunti al risparmio della quota di ammortamento di 1 milione fanno n totale di altri 16,5.
Totale maggior ricavo (o risparmio costo per le uscite) 55 milioni, ai quali vanno aggiunti i 30 di partenza e sottratti i maggior costi per entrate di 47 per un totale attivo di bilancio di 38.
Ora se a questi assommiamo:
Simone Verdi, 10 di onere di prestito e 3 di risparmio ingaggio;
Adam Ounas, 5 di prestito e 2 di risparmio ingaggio e vendendo Elseid Hysaj 20, altri 20 milioni di plusvalenza e 2 di risparmio ingaggio, arriveremmo ad €80 milioni.
Ora, con 80 milioni di saldo economico attivo di esercizio cosa potremmo fare?
Possiamo spendere 200 milioni tra costo ammortamento, acquisto ed ingaggio lordo.
Potremmo ad esempio prendere Hirving Lozano a 42 con ingaggio a 4 milioni netti che genererebbero un costo di esercizio di 23.
Mauro Icardi a 70 con ingaggio netto ad 8 che genererebbero un costo di esercizio di 44.
James Rodríguez in prestito oneroso a 10 con obbligo di riscatto condizionato alle presenze ed un ingaggio da 6 che genererebbero un costo di 19 per un totale di nuovi costi totali di 86 milioni di euro.
Quindi, una perdita di esercizio corrente di circa 6.
Il tutto ampiamente sotto i criteri di guardia e di gran lunga sotto il livello di rischio di eventuale “default”:
– Patrimonio di giocatori in rosa;
– Future plusvalenze certe per obblighi di riscatto;
– Accantonamenti per utili non divisi che ci farebbero comunque dormire sonni tranquilli.
Ma ci farebbero soprattutto vivere realmente quelli che finora sono stati soltanto dei sogni.
Il tutto per la serie “si può fare”.
p.s I nomi sono indicativi. Era giusto per affermare che il Napoli potrebbe, anzi, può muoversi sul mercato con capacità di spesa molto alta per poter coprire le lacune che ai più (e da tempo) sono balzate davanti agli occhi.
Il Pocho
#ForzaNapoliSempre