Spal vs Napoli Le distanze da colmare

I giochi sono ormai fatti. Le classifiche, in questo piccolo spicchio che resta dell’attuale stagione, hanno praticamente già consegnato i propri verdetti sia al Napoli che alla Spal.
La sfida di stasera, in buona sostanza, può essere considerata più una passerella di circostanza per consentire agli azzurri di mettere da parte qualche altro numero utile solo alle statistiche (ed ai calcoli di qualcuno che cerca ancora di tenere in piedi alcuni parallelismi con il passato ndr).
Non preme, di conseguenza, sottolineare l’oggi, dove siamo e soprattutto come ci siamo arrivati. Ancelotti lo sa bene, ha esperienza. Forse anche la dirigenza aveva da tempo in qualche modo ‘’sospettato’’ che la soluzione finale di questa stagione si sarebbe sostanziata in una serie di distanze in termini economico-finanziari e di risultato. Due parole su tutte: mercato/bilancio e Juventus. Argomenti che vanno tralasciati sul piano descrittivo in quanto è ormai già il passato.
Ma si sa: l’esperienza insegna! Il recente passato è l’esperienza che vogliamo fotografare per iniziare a parlare di queste toccanti ‘’distanze’’ che ancora non si riesce a colmare?
Partiamo dai dati inconfutabili…cosi facciamo contenti gli amanti dei calcoli e delle tendenze!
La parola ‘’crescita’’ è una summa sinonimo di costante aritmetica per la gestione Adl. Senza girarci troppo intorno, la risposta è un netto ‘’Si’’, c’è stata! Gli ultimi anni testimoniano un trend esponenziale schizofrenico ma costantemente positivo. Ma io, come tanti, sono di quelli che storce il naso perché il positivo dovrebbe trasformarsi in un dato di fatto, inconfutabile come una vittoria. Ma questo trend pare giunto ad una fermata cruciale: ha margini per continuare?
Il dilemma è più unico che raro per noi tifosi azzurri. Ma anche chi ha il comando delle operazioni, Ancelotti compreso, sa di dover cavare il ragno dal buco, a tutti i costi, proprio tutti! A proposito di costi: stadio, vivaio, immagine. Tre elementi che andiamo, per ora, ad inserire nella cartella file ‘’speranze da coltivare per il prossimo futuro’’.
Discutere, a questo punto, sulle prospettive future ci conduce per mano ad un’altra questione: obiettivi sportivi oppure economici? Non dobbiamo dipingere di amletica aspettativa una domanda che, ad oggi, ha già avuto più di una risposta. La società azzurra ha, per cosi dire, peccato non poco sul primo dei due punti, ed è giunto ad un crocevia sul secondo (anche se le normative approvano in pieno quanto fatto). Non va nemmeno condivisa, però, la pioggia web che ‘’si piange addosso’’, che narra di fallimenti passati/ in corso; non dobbiamo dimenticare, però, che certe ferite fanno male…soprattutto se la bacheca dei trofei è ancora vuota.
Avendo ora messo sul tavolo una serie di aspetti strutturali, proviamo a tracciare degli spunti di riflessione che, conditi da elementi sotto gli occhi di tutti, possono smuoverci l’anima da tifoso:
• esiste un ‘’dialogo’’ costruttivo fra la piazza e la dirigenza? Ancelotti ha lasciato più volte intendere che ‘’deve dire sempre ciò che è utile alla squadra’’, sorvolando sulle polemiche. Adl, dal canto suo, fa l’imprenditore, anche a costo di risultare agli occhi di tanti distante dalla città (geograficamente e spiritualmente). Questa situazione è un dettaglio di non poco conto, uno strappo che dura da tanto tempo. Si farà qualcosa per ricucirlo?
• Saranno i fatturati (compresi gli ingressi Champions e simili) ed i conseguenti investimenti a guidare i prossimi passi del Napoli? Oppure saremo ancora lì, impotenti ed arrabbiati, ad assistere all’ennesima prova della legge dei cicli del calcio (allenatore e progetto che va e viene!), il cui condimento principale saranno ancora una volta i dubbi di mercato, la rosa corta, la mancanza di una propria scuola di talenti e l’eterna rincorsa incompiuta al traguardo importante?
• Si tornerà ad ‘’amare’’ veramente, puramente, l’azzurro, annullando le ormai numerose battaglie ‘’tifosi vs tifosi’’, mettendo finalmente da parte la filosofia destabilizzante ‘’se non si vince, tutto finisce al macero’’!, ‘’accontentandosi’’ di qualunque prestazione e risultato?
• Ancelotti è un progetto importante? Sembrerebbe un vantaggio rispetto all’altalena gestionale che sta coinvolgendo l’organizzazione di molte società concorrenti. Ma il tecnico di Reggiolo servirà come strategia solida per illuminare il prossimo mercato?
• Sul piano pratico, a che serve avere la squadra più prolifica sul piano realizzativo negli ultimi quindici minuti di gara, ad avere nelle gambe alcuni dati biometrici di valore molto positivo, a riuscire a compiere rimonte insperate e vincenti capovolgimenti delle sorti di una sfida, quando poi ci perdiamo in un bicchiere d’acqua sul piano psicologico?
Pensiamo e diamoci delle risposte. Cosi facendo accetteremo con più tranquillità, in linea di massima, tanti nodi ancora esistenti, primo tra i quali il senso di appartenenza alla ‘’città della passione azzurra’’. Non è più solo un discorso di vittorie e soldi.
In sostanza, quante distanze da colmare! Prima fra tutte: un dialogo diretto società-città.
Tutto ciò ha valenza a medio lungo termine, e non certo per la sfida del Mazza! La Spal, con l’ennesima conferma delle qualità di un gruppo saggiamente guidato da Semplici, stasera proverà ancora, soprattutto con la coppia Petagna-Floccari, a ben figurare contro un Napoli che, sul piano statistico, ha vinto le ultime dieci sfide. Ancelotti, non potendo contare su Insigne e Mertens, punterà su Younes per affiancare Milik.
Il campionato, dicevamo all’inizio, è agli sgoccioli, ma rimangono quesiti irrisolti: è colmabile il gap tra occasioni prodotte e realizzazioni?
La risposta implica una disamina troppo approfondita che potrebbe distrarre da un concetto importante. Il talento, il carattere e la mentalità solida per reggere su più fronti si può anche non avere, ma la si può costruire. Se sia l’Ancelotti di turno a volerlo/poterlo fare, ben venga.
Il grido da produrre è univoco: Investire!
L’azzurro non è casualità, è storia da continuare a costruire, con i fatti e non (solo) con i numeri.

Avanti Azzurri, Avanti…

Marco Melissa

#ForzaNapoliSempre

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