Alzare il prezzo del biglietto a €30, all’indomani dei fatti di Frosinone (vedi alla voce “maglia di Callejòn”) non è una mossa astuta.
Non lo è perché equivale al comportamento di un ragazzino di otto anni che porta il pallone per giocare coi compagni ma alla prima cosa che non gli va giù si riprende il pallone dicendo che il pallone è suo e quindi decide lui.
Quando ero un ragazzino pure io credevo che gli adulti, tutti gli adulti, indistintamente, in quanto tali (adulti ndr) sapessero fare sempre la cosa giusta.
Niente di più sbagliato.
Molti adulti, in alcune situazioni agiscono “di pancia” (espressione molto in voga, di questi tempi ndr) senza stare troppo a pensare alle reali conseguenze, alle “onde lunghe” che le loro decisioni provocheranno.
Ecco. Se, come appare abbastanza evidente, la decisione di alzare il prezzo delle curve dello stadio San Paolo a 30 euro per l’ormai insignificante partita Napoli – Cagliari, è la risposta alle contestazioni contro la dirigenza degli ultimi tempi, anziché optare per gesti distensivi e conciliatori, sembra che quella che sta per venire sarà un’estate particolarmente calda. Spero di sbagliarmi.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre