CHIEVO – NAPOLI… ASPETTANDO L’ARSENAL

La pentola bolle, ormai! E’ il momento di calare pasta e ‘’carattere’’. I piatti in arrivo sono succulenti e ricchi di una varietà di sapori: orgoglio, determinazione, concentrazione, mordente. Il primo lo vedremo servito stasera, dove il Bentegodi del Chievo ospiterà un Napoli atteso ad un delicatissimo test d’approccio a quello che sarà il secondo piatto da servire giovedì sera, la sfida di ritorno contro l’Arsenal, autentica chicca gourmet! Destinazioni diverse, quasi opposte tra gli azzurri e la squadra di Di Carlo: un secondo posto da difendere con i denti, da una parte, e lo spettro della retrocessione, dall’altra. In sostanza, la parola ‘’delicata’’ identifica appieno una gara che, scorrendo la classifica, evidenzia un divario netto tra le contendenti. Ma, di questi tempi, per la squadra di Ancelotti nulla va lasciato al caso (Empoli e Genoa docet!). Il Napoli deve vincere questa partita e non devono essere i clivensi ad aver messo la ‘’freccia’’! L’ennesimo uragano, quasi da far impallidire quelli scatenatisi in passato dall’altra parte del globo, ha interessato l’ambiente azzurro nel dopo Gunners. Ma non sto qua a fare la ‘’cronaca’’ delle battaglie massmediatiche, querele e contrasti tra tifosi sui social. Non farò neanche l’avvocato degli azzurri, bombardati da critiche feroci dopo la serata all’Emirates. Evidenzio l’ingrediente serenità, al quale aggiungo un approfondimento strettamente ‘’non-tecnico’’: concentrazione. Il primo riguarda il ‘’mondo azzurro’’ che si muove intorno alla squadra, il secondo è quello che a volte rende succulente le pietanze, altre volte smarrisce la propria consistenza (leggi Arsenal ndr). Lo abbiamo già detto, con varie sfumature, che la concentrazione, fondata strutturalmente su una mentalità vincente, fa compiere passi da giganti. Il credere fermamente nel proprio ‘’credo’’ non è un gioco di parole ma un sottile crocevia che può rivelarsi arma a doppio taglio. Manca l’esperienza? La si mette sul piano dell’agonismo. Manca mordente? Si ricorre all’esperienza. E’ un cane che si morde la coda? No. Quando ci sono prestazioni negative, è semplicemente un passaggio a vuoto, un piccolo black-out che va superato. Ma la domanda più pungente è: da cosa ha origine tutto ciò? Ormai non si contano più le ‘’teorie’’ e le opinioni sul malessere altalenante del Napoli. Da queste stesse pagine l’allarme ‘’mercato-mancato’’ ha evidenziato come alcune scelte potessero azzardate, altre indovinate. Il problema è che, allo stato attuale, stanno prendendo il sopravvento le prime. Non è il caso di puntare il dito su una determinata operazione (acquisto o cessione che sia). Parliamo di scelte che, nell’ottica di un progetto importante, con un allenatore d’esperienza, dovevano essere meglio calibrate sul piano dell’assemblaggio progressivo. Chiariamo che si evidenzia la capacità di resistenza mentale più che dubitare delle qualità tecniche dei singoli. Ancelotti sta lavorando molto sulla cosiddetta ‘’abitudine’’ ad ogni difficoltà, in modo tale da poter prescindere dall’avversario che si ha di fronte e, nel contempo, non far sentire ogni giocatore relegato ad un ruolo. Ma il salto di qualità ‘’duraturo’’, dopo i ‘’muscoli’’ in Champions ed una parte del campionato, per ora latita ancora. E’ un segnale che preoccupa, poiché i dubbi sono tanti. Molti si domandano se sia necessario un turnover ampio sul ‘’mercato’’. La risposta la vedremo in estate. Per ora stiamo sereni e concentrati, facciamo tesoro dei ‘’passi falsi’’ ed applichiamo il tutto al Chievo. Negli ultimi tempi purtroppo è venuto a mancare, a corrente alternata, l’apporto consolidato delle pedine fondamentali, sia in linea mediana che in difesa. Di Carlo vuole giocarsi la carta salvezza fino a quando la matematica non condanna. Proverà a fare pressing alto con Hetemaj e Giaccherini, allo scopo di aprire varchi per la coppia d’attacco Pellissier-Stepinski, tenendo pronti ottimi ricambi come Rigoni, Meggiorini, o Djordjevic. Il Napoli deve fare il Napoli. Occorre alzare la voce. Imperativo categorico è evitare di perdere palloni. L’ennesimo turnover stavolta è d’obbligo in ottica EL. Ghoulam, Malcuit e Chiriches potrebbero essere una scelta; stesso discorso per il centro-attacco: Milik e Mertens (oppure Verdi) ancora insieme, supportati da Allan e Fabian Ruiz con le varianti Ounas e Younes. La sfida del Bentegodi è importante. Il leitmotiv ‘’giocare sempre e comunque’’ fa rima con ‘’non fermarsi mai. L’incentivo lo possiamo chiamare orgoglio, EL e simili. I veri tifosi sono là, che aspettano sempre e comunque vada a finire…

Avanti Azzurri, Avanti…

Marco Melissa

#ForzaNapoliSempre

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