CAMPIONATO OBIETTIVO PUNTATO SU SAMPDORIA – NAPOLI

Genova sta cercando, giorno dopo giorno, di stringersi forte attorno ai propri valori per ripartire, dopo la terribile tragedia.

Un’ulteriore iniezione di entusiasmo e calore proveranno a portarlo domani sera Sampdoria e Napoli, due realtà calcistiche che in questa fase di avvio di campionato stanno cercando di far quadrare i nuovi innesti con nuove soluzioni tattiche.
E’ quasi superfluo affermare che per la squadra di Ancelotti si tratta dell’ennesimo capitolo de “Gli esami non finiscono mai”.

Gli azzurri, reduci da due vittorie, stanno seguendo alla lettera le indicazioni del tecnico di Reggiolo e la qualità del gioco è in crescita, ma il dubbio di tanti addetti ai lavori e, soprattutto, molti tifosi è stabilmente presente non appena si abbassa la guardia e si subisce.

La Sampdoria, dal canto suo, è all’esordio davanti al proprio pubblico (deve ancora recuperare la sfida di inizio stagione contro la Fiorentina) ed è alle prese con alcune variazioni di organizzazione di gioco che Giampaolo sta cercando di innescare al meglio per sfruttare le ottime doti del suo collettivo e, soprattutto, dei nuovi arrivati.

Le statistiche danno ragione al Napoli. Due vittorie nella passata stagione ed una fila consecutiva di risultati utili positivi negli ultimi dieci anni. Ma i blucerchiati possono contare sul record di possesso palla medio (ben 66%).
Schemi e Fantasia. I numeri, come ben noto, spesso non contano. Mister Ancelotti vuol vedere il campo “che parla la sua lingua”. Contro Lazio e Milan i suoi schemi hanno trovato soluzione in un incoraggiante crescendo di gioco che, abbinato ai “bombardamenti” sul piano emotivo, hanno fatto salire adrenalina e mordente con i ben noti risultati finali.

Ma non è sempre così. Non deve essere sempre così per il tecnico.

Gli schemi iniziano a funzionare e le gambe a girare? Bene. Ma è un primo passo. Ora si deve aggiungere maggiore fantasia dei singoli. Il gioco di posizione convince sempre di più, si cominciano a vedere buone sovrapposizioni di gioco con scambi ed innesti più precisi e rapidi, in stile sarriano, ma con una maggiore propensione alla fase di copertura (anche per evitare le pericolose e tanto criticate “aperture” del calcio estivo).
Concentrazione nei particolari. Nella testa di Ancelotti ormai dovrebbe essere nitida più che mai la strada da seguire per effettuare le necessarie correzioni in corsa. L’elemento che forse balza agli occhi in modo più evidente è il denominatore comune delle prime due sfide di campionato. L’allusione è diretta ai “colpacci” che la retroguardia azzurra ha concesso agli avversari, anche se con modalità d’approccio diverse. Si è passati da un balletto difensivo tutto compatto (vedi la rete di Immobile) al doppio vantaggio del Milan (evidente il ritardo su Bonaventura e la mancanza di chiusura su Calabria). I motivi? Concentrazione. Ne serve e tanta. In entrambe le situazioni è sembrato lampante una sorta di interruttore spento in quel preciso momento di gioco, in quella particolare situazione. Inutile cercare i colpevoli. Ci vuole maggiore quadratura mentale, stabilità. È un monito generale che l’allenatore degli azzurri impone costantemente per evitare certi handicap che minano quanto di buono costruito sul piano del sistema di gioco.
La ricerca dell’ennesimo “nuovo” contro la Sampdoria. La sfida al Ferraris è complessa e tutta da scoprire, sul piano della decodifica tattica. Il Napoli insisterà sul piano dell’equilibrio strutturale, magari inseguendo ancora la giusta mescola tra difesa e centrocampo, e tentare, se possibile, nuove versioni offensive dell’approccio verticalizzante visto finora. Il sistema RS (rischia e segna) sembra funzionare, anche se a rate. L’apertura e l’avanzamento dei baricentri deve essere ben dosato contro la squadra di Giampaolo che dispone, dal canto suo, di elementi affidabili sul piano delle coperture difensive e con pericolose venature offensive.

Riepilogando, la difesa andrebbe tenuta alta ma prestando maggiore attenzione ai movimenti orizzontali della trequarti avversaria. Il centrocampo potrebbe ancora beneficiare di un Allan davvero incontenibile e magari di qualche innesto con caratteristiche più difensive (ad esempio Diawara) che potrebbe tornare utile in fase di copertura. Per l’attacco il 4-3-3 potrebbe portare più in luce Mertens e vedere l’inserimento di Verdi, utile nel gioco a due in verticale.

La Sampdoria continua ad inseguire uno stato di forma ottimale per mettere a frutto le nuove idee che Giampaolo ha in mente dopo i neoacquisti estivi.

I blucerchiati hanno in Quagliarella, Defrel, Caprari e Saponara diversi “pungiglioni” da non sottovalutare, anche alla luce del fatto che il tecnico lascia molto spazio alla fantasia di Ramirez e delle corsie esterne. Il neoarrivato Ekdal potrebbe tornare utile in un centrocampo ben condito con Barreto e Linetty. Nelle retrovie potrebbe fare il suo esordio l’ex Tonelli.

Nessuna distrazione. Imperativo categorico da rispettare per gli azzurri.

Tutt’intorno si parla solo dei freschi sorteggi per la Champions e spuntano come funghi i detrattori pessimisti che vedono nuvole grigie ovunque.
Agli azzurri, dunque, tocca tenere lontane queste nuvole, dal Ferraris e dal proprio prossimo futuro, confidando nella passione del seguito dei tifosi che ora, in questo momento delicato e complesso, devono pensare in positivo al “singolo passo” da fare, con una mentalità quadrata e piena di entusiasmo, e gridare sempre l’ennesimo…
Avanti Azzurri, Avanti…

Marco Melissa

#ForzaNapoliSempre

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