AVANTI AZZURRI! AVANTI!

Aaaaeeee…

Abbiamo acchiappato il Paris Saint Germain…e questi “ci fanno le mani come i piedi”.

Nientemeno che poi dall’urna è uscito il Liverpool…aaaaeeee…e questi ci buttano minimo altri cinque palloni nella rete.

E la Stella Rossa Belgrado?!

Erano tosti, una volta. Poi, sono sempre serbi. Vendono cara la pelle.

Insomma, quasi quasi potremmo anche evitare di iniziare questa avventura nella UEFA Champions League edizione 2018/19. Tanto…

Ma tanto cosa?

Innanzitutto si gioca sempre undici contro undici. E si deve prima giocare. Poi si vede.

Ho “leggiucchiato” qua e là i commenti post-Montecarlo (dove si sono estratti i gironi) dei tifosi e i toni vanno dal melodrammatico al rassegnato.

Insomma, il retaggio culturale che ci portiamo dietro, fatto di fatalismo, ineluttabilità e, fondamentalmente, tanta rassegnazione proprio non vuole abbandonarci.

Personalmente amo questa competizione (la Champions ndr) perché permette di confrontarti con i club più prestigiosi del continente e, spesso, i risultati che ne vengono fuori sono tutt’altro che scontati (vedi la Roma nella scorsa edizione).

Al contrario, è proprio il nostro campionato, la Serie A, a cominciare ad instillare sentimenti di rassegnazione. Non perché quelli là spendono e spandono, costruendo una squadra sempre più inarrivabile. Assolutamente no. Ma perché certi “trascorsi” danno la misura di come le cose, alla fine, “debbano andare”.

In Europa, fortunatamente, non è così. Ogni match è un’incognita (come dovrebbe essere ndr) e nulla è scontato.

E allora ben venga l’emozione, la festa di poter vedere i nostri azzurri confrontarsi coi Cavani, i Neymar, i Mbappé, i Salah, i Mané e tutti gli altri campioni delle nostre antagoniste del Gruppo C. Perché il calcio non è una guerra, è uno sport, è spettacolo, è gioia.

Vogliamo crescere ulteriormente? Vogliamo temprarci e prepararci finalmente ad alzare trofei importanti? E allora dobbiamo definitivamente mettere da parte le paure, i timori di non essere all’altezza e giocarcela. Sempre.

Piantiamola con la storia della sfortuna.

Come si dice? La fortuna aiuta gli audaci.

Ecco. Appunto.

Rubo un adagio dell’amico Marco Melissa:

Avanti azzurri! Avanti!

Giulio Ceraldi

#ForzaNapoliSempre

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