L’OPINIONE DI SERGIO D’ANGELO

A poche settimane dall’inizio del campionato già rumoreggiano i malumori di una parte della piazza che manifesta una certa insoddisfazione per la “scadente” campagna acquisti sinora inscenata dal padre padrone del club azzurro.

Il tanto atteso e decantato top player, per il famoso passo di qualità, tarda ad arrivare e, come se non bastasse, le dichiarazioni rilasciate a tale proposito non lasciano presagire niente di buono. Soprattutto perché, a detta di De Laurentiis il nostro top player è stato l’ingaggio di Ancellotti che, con la sua esperienza e la sua folta “bacheca”, dovrebbe rappresentare il valore aggiunto. Quel quid che è mancato a questo Napoli, negli ultimi anni. Se queste sono le premesse, a mio parere, la situazione e’ veramente preoccupante. Anche perché il caro Carletto ha vinto solo con formazioni piene zeppe di fuoriclasse. Quei fuoriclasse che, a quanto pare, il caro presidente non ha la minima intenzione di ingaggiare.

Io penso esattamente l’opposto e cioè che era Sarri il vero valore aggiunto di questo Napoli e che il suo “allontanamento” dal club azzurro sia figlio di un’insofferenza che è andata via via crescendo a causa del pessimo carattere di un presidente che spara sciocchezze a raffica e che soprattutto vuole essere l’unico e solo protagonista della scena. Per cui la popolarità che Sarri stava acquistando giorno dopo giorno col suo gioco spettacolare, non riusciva proprio a mandarla giù. Da qui critiche fuori luogo e denigrazioni su un operato che è stato a dir poco eccellente in questi anni e che non credo Ancelotti possa minimamente avvicinare con la stessa rosa.

La sceneggiata architettata con l’ausilio di giornalisti compiacenti per far passare Sarri come un traditore, un maleducato, un perdente cronico, e’ stata l’ennesima genialata di un presidentissimo che vuole apparire per quello che non è: una persona seria.

Tra l’altro se buona parte del popolo azzurro lo critica, nonostante gli ottimi risultati ottenuti in questi anni, un motivo ci deve pur essere.

A me, al di la di tutto, da enormemente fastidio l’arroganza con la quale tratta noi tifosi.

E non solo.

La sua finta saccenza e quella sfacciata presunzione proprio non riesco a digerirla. Si può essere presidenti anche senza sbandierare ai quattro venti il “qui comando solo io”. È una questione di classe. Quella classe che Aurelio De Laurentiis non sa cosa sia.

Sia ben chiaro, io non pretendo che il Napoli spenda 200/300 milioni per allestire una rosa competitiva come quella della Juventus, ma almeno pretenderei un pò più di serietà e di onesta verso noi tifosi da parte di un presidente che continua imperterrito a trattarci come dementi, volendoci far credere che quest’anno il Napoli lotterà su tutti e tre i fronti con il beneplacito del suo top player Ancelotti e con l’apporto dei nuovi arrivati Inglese, Verdi, Ruiz e Meret. Bene, caro presidente, se così fosse (e ovviamente me lo auguro con tutto il cuore in quanto tifoso e accanito sostenitore del Napoli) mi cospargerei il capo di cenere e andrei a piedi a Montevergine, ma purtroppo ho la vaga impressione che se non si correrà ai ripari (2/3 acquisti “seri” ) il Napoli farà fatica anche ad arrivare in zona Champions.

Caro presidente, fai la persona seria e non proclami da bar dello sport.

A noi sta bene arrivare in zona Champions e soprattutto tenere i conti in ordine. Dovresti solo avere l’onestà e la serietà di dirlo in modo chiaro, pacato e soprattutto rispettoso. Cercando di non dimenticare che, nonostante tutto, il Napoli è dei napoletani e non una tua creatura.

Sergio D’Angelo

#ForzaNapoliSempre

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