Vittoria doveva essere e vittoria è stata.
Sono bastati due lampi nella ripresa per chiudere la pratica-Pescara e consolidare il terzo posto in classifica.
A dire il vero il primo tempo si era concluso sullo 0-0 con evidenti difficoltà del Napoli ad imporre il proprio gioco ed a sbloccare la partita. Soprattutto per merito di un Pescara grintoso (anche troppo) e ben messo in campo. Ma, al là di tutto, oggi era importante vincere per rimanere nelle zone alte della classifica. Giornata numero venti (prima del girone di ritorno) dove vincono tutte (…o quasi, forse – aspettando il match di stasera tra Fiorentina e Juventus).
Io resto dell’idea che il Napoli ha bisogno di una prima punta che dia profondità e molteplici soluzioni di gioco.
Soprattutto in partite scorbutiche come quella di oggi.
Pavoletti è stato acquistato per sostituire Milik. Non per subentrare a Mertens.
Sarebbe quindi il caso di introdurlo, gradualmente, nel gioco partenopeo.
Oggi, sul 2-0, l’ex bomber genoano poteva tranquillamente entrare.
Non vorrei che facesse la fine di Maksimovic tanti soldi per scaldare la panchina (ma lo slavo è oggettivamente scarso – per lui il discorso è diverso).
L’attacco leggero del Napoli può essere un’ottima variabile ma ci vuole un centravanti vero.
Anche perché Insigne a sinistra non convince affatto. Molto meglio Mertens, più incisivo, più imprevedibile e soprattutto voglioso di giocare a Napoli.
L’imminente rinnovo del belga fino al 2021, con modeste e giuste pretese, la dice lunga sulla differenza tra i due.
Cosa che il suo caro compagno (nonché rivale di reparto) Lorenzo non ha nessuna intenzione di fare (rinnovare ndr)…e un po si vede…un bel pò.
Sergio D’Angelo
#ForzaNapoliSempre