E’ iniziato.
Il calciomercato.
La “finestra di gennaio” e’ aperta.
Ma cosa rappresenta il calciomercato per noi tifosi se non, in qualche modo, la fiera dei sogni?
Il “posto” dove la fantasia degli appassionati di calcio possono dare libero sfogo ai propri desideri sportivi. Laddove ognuno, nel suo piccolo, gioca ad essere un “football manager” che prova a rimodellare la rosa della propria squadra del cuore sfogliando nomi che solleticano la voglia di primeggiare, di vincere.
Leonardo Pavoletti e’ da oggi un giocatore del Napoli a tutti gli effetti e va’ a riempire quel vuoto in avanti che Dries Mertens ha egregiamente surrogato a suon di gol. Ma adesso chi glielo dice al belga di “rientrare nei ranghi” (ma questa e’ un’altra storia ndr)?
Il centravanti livornese e’ un centravanti puro, di quelli che fanno reparto da se’. Forse anche piu’ dello stesso Milik.
Forte fisicamente, il livornese fara’ valere la sua presenza in area sfruttando a dovere gli spioventi che i loro compagni faranno piovere (in quantita’ copiosa, si spera) dalle sue parti. Uno di quegli attaccanti che riescono a tenere basse le difese avversarie.
Insomma, il reparto avanzato sembra essere a posto.
Il match con la Sampdoria di sabato prossimo dovrebbe vedere un assetto difensivo azzurro completamente inedito con al centro della difesa il nuovissimo duo Maksimovic – Tonelli.
Se per il serbo c’e’ stato un certo minutaggio, in questo primo scorcio di stagione, per il centrale fiorentino e’ un debutto in piena regola.
Finalmente anche l’ultimo oggetto misterioso partenopeo potra’ avere la sua chance.
Ma torniamo al mercato.
La rosa del Napoli avrebbe bisogno di alternative sulla fascia destra ma al di la’ di questo non abbisogna, francamente, di altri innesti. Infatti i movimenti “extra-Pavoletti” sono piu’ legati a ritocchi di prospettiva, qualche uscita (purtroppo) doverosa (leggasi alla voce Gabbiadini ndr) e tanti contatti pre campagna acquisti estiva. Sulla questione portiere, come ho gia’ avuto modo di scrivere, non credo ci saranno grosse novita’ fino a giugno.
E sinceramente, tutto sommato, va’ bene cosi’.
Trasformare Castelvolturno in una sorta di stazione ferroviaria (vedi Inter ndr) sarebbe piu’ controproducente che altro.
Forse il presidente dovrebbe iniziare a concentrare i suoi “sforzi” in chiave infrastrutturale.
Il Comune di Napoli, dopo tanti vuoti proclami, ha iniziato i lavori di “restyling” del San Paolo. Per la sfida col Real prima e piu’ in la’ per ridare un aspetto decoroso e, diciamolo pure, civile ad uno stadio che, nonostante lo stato in cui versa oggi, resta uno dei templi del calcio a livello internazionale.
Aurelio De Laurentiis deve dotare la societa’ di un centro tutto suo, che sia a Castelvolturno o altrove. Per poter dotare il Napoli di un vivaio (odio il termine “cantera” – peggio ancora “scugnizzeria” ndr) vero, dove potersi “costruire” in casa i campioni di domani (ecco, appunto, proprio come la cantera del Barcellona) il passaggio del centro sportivo di proprieta’ e’ imprescindibile.
Seppoi finalmente De Laurentiis e De Magistris riusciranno ad eliminare le distanze tuttora esistenti tra SSC Napoli e Comune vorra’ dire che invece di un restyling il San Paolo sara’ proprio ristrutturato e chissa’ che in questo caso non sara’ l’intera area stadio ad avere quella riqualificazione che ogni tifoso ed in generale ogni napoletano auspica.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre