Le file ai botteghini ed alle ricevitorie per accaparrarsi un biglietto della sfida del 7 marzo non sono stato uno spettacolo edificante. Tantomeno l’esaurimento dei tagliandi a poche ore dalla messa in vendita.
Le cose non vanno meglio sul fronte online.
Biglietti venduti a prezzi maggiorati di almeno il 150% e (pure questi) esauriti o in via di esaurimento.
La soluzione al problema? Probabilmente non esiste.
Soprattutto di fronte ad eventi come quello in oggetto la domanda è, per forza di cose, ben superiore all’offerta.
In più c’è un fenomeno, quello del bagarinaggio, che è vecchio come il mondo.
Sono parzialmente cambiate le modalità (prima il biglietto veniva rivenduto davanti allo stadio – oggi lo si rivende soprattutto online).
Quanti di quelli che si sono aggiudicati un’entrata per Napoli – Real Madrid andranno effettivamente a vederla, sfuggendo alla tentazione di rivendere il tagliando anche a dieci volte tanto? Non saprei. saprei.
Fatto stà che, dopo il sold-out ai botteghini è ricomparsa una certa disponibilità di biglietti (a prezzi gonfiati) online (!).
Resta il fatto che pure la “barriera” del cosiddetto biglietto nominale sembra essere stata abbattuta ed un servizio apparso a fine novembre dal programma televisivo “Le iene” ha svelato come.
Insomma, questo è.
D’altra parte è pur vero che il sottomettersi alle “forche Caudine” della fila ai botteghini o dei prezzi spropositati del web restano una scelta dell’utente-tifoso.
Libero arbitrio.
Ora scopriamo l’uovo di Colombo dei siti web di “re-ticketing” che usano da sempre (non da ieri) il meccanismo dell’emozione del tifoso, dell’appassionato per vendere tagliandi di eventi (sportivi e non) in giro per il mondo a prezzi ben al di sopra del reale valore.
Esistono da un pezzo ma nessuno, fino a qualche giorno fà, se n’era accorto.
Così come esistono i link per vedere le partite “aggratìs” in streaming o i “box” per vedere partite e quant’altro senza pagare canoni a nessuno. Ma questo non scandalizza nessuno. No.
Quindi?
Quindi ci si rassegni al fatto che il calcio, oltre ad essere un evento sportivo, è spettacolo e come qualsiasi show è anche un business. E dove girano i soldi (e tanti) c’è anche la possibilità di ritrovarsi a dover pagare più del lecito se si vuol far parte di quello show. Per parteciparvi. Altrimenti si resta a casa, sul nostro comodo sofà. Coi fermi immagine, i replay e le registrazioni. O magari usando link o ricevitori “pezzottati”.
E lì nessuno si scandalizzerà.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre