IL MATCH DI MARCO

a cura di Marco Melissa

Presentazione

– Statistiche, combinazioni numeriche ed incastri simili. In questi ultimi giorni si sono inseguite news di ogni tipo sul destino che si prospetta per il Napoli al termine della sfida contro il Leicester in Europa League. Più che i numeri, però, a tanti tifosi azzurri sta a cuore principalmente lo stato di salute del collettivo: la rosa di Spalletti è stata progressivamente impoverita da vari infortuni, il cui peso viene fuori nei momenti più delicati, proprio come quella che sarà la sfida contro i Foxes. La classifica del girone C vede quattro squadre raggruppate in appena due punti, sinonimo di imprevedibilità sugli esiti delle qualificazioni al turno successivo. Per il Napoli, vuoi per la per la posizione di favore del Leicester in testa al girone, vuoi per le numerose defezioni, la prospettiva è incerta, divisa tra Europa e Conference League a seconda degli esiti di tutti. Come ben si sa, però, tutti stanno mostrando impegno, dedizione ed attaccamento al gruppo, un’arma che può fare la differenza. Ma procediamo con ordine e passiamo all’analisi dello status delle contendenti allo stadio Diego Armando Maradona.

NAPOLI ai blocchi di partenza

– Ma quali calcoli, ma quali pronostici. Il Napoli è tutto da scoprire. Gli azzurri, alla guida di Spalletti, stanno vivendo un cambiamento prossimo ad una vera mutazione genetica. Senza scendere in altisonanti questioni tecniche, l’attuale collettivo, già in parte agli ordini di Ancelotti prima e Gattuso poi, sta dimostrando di avere un notevole valore aggiunto nonché qualità fino ad oggi nascoste. Il lavoro da portare avanti, però, è ancora tanto. Non si può soprassedere sui cali di tensione e sulle distrazioni che a volte sono costate caro (vedi Inter ed Atalanta), cosi come si deve prendere esempio anche da serate d’oro come quella contro la Lazio. Ma i limiti ci sono, anche in serate vittoriose. Spalletti lo sa bene, soprattutto ora che deve fare i conti con tante assenze importanti per il rendimento complessivo. Contro la squadra di Rodgers dovrà optare per un probabile 3-4-3, risparmiando, se possibile, qualche pedina in vista del campionato. Meret dovrebbe essere il prescelto per guidare una probabile difesa a tre, con il trio Di Lorenzo-Rrahmani-Juan Jesus alla luce delle assenze di Koulibaly e Manolas. In questo modo, considerando le defezioni di Anguissa e Lobotka ed i dubbi su Fabian Ruiz ed Insigne, lo schieramento potrebbe vedere una posizione inedita di Mario Rui, insieme a Demme, Elmas e Zielinski. In attacco dovrebbero essere in pole position Politano, Petagna e Lozano, con Mertens pronto a subentrare cosi come Malcuit e Ounas. Questi cambiamenti porteranno necessariamente ad un cambio di atteggiamento, con una squadra piuttosto corta ma dal baricentro a trazione anteriore, maggiore propensione al pressing sul singolo uomo e palla sempre ben sotto controllo negli spazi stretti.

LEICESTER ai blocchi di partenza

– Conti alla mano, anche il Leicester non se la passa bene. Sette assenze per Covid (Lookman, Amartey, Iheanacho, Vestergaard, Perez, Benkovic e Daley-Campbell) avranno incidenza nelle manovre dei Foxes? Occupare la vetta del girone concede molta tranquillità, ma la classifica è corta ed occorrerà comunque molta attenzione per superare il turno. L’onnipresente ed evergreen Vardy guiderà l’offensiva dei Foxes, che non potranno contare neanche sull’apporto di Pereira e Fofana. Rodgers potrebbe scegliere il tradizionale 4-2-3-1, con la garanzia di Schmeichel tra i pali, supportato da una buona difesa con Evans e Soyuncu centrali e la coppia Castagne-Thomas sulle corsie esterne. Qualità da vendere per il centrocampo, a partire dalla coppia Ndidi-Tielmans, a supporto del trio Albrighton-Maddison-Barnes. Unica punta, ovviamente, Vardy. La lettura del gioco dei Foxes brilla per senso della posizione e fluidità; il gruppo è compatto e spesso giocano secondo schemi veloci ben rodati; ma la sconfitta con l’Aston Villa di qualche giorno fa ha palesato qualche crepa.
In sintesi – Buttarsi nella mischia senza preconcetti. Il Napoli, considerando l’emergenza infermeria, non può fare proprio precalcoli e simili. Spalletti proverà a rimescolare le carte, ma il gioco lo dovranno fare interamente gli azzurri, consci del fatto che le assenze e gli avversari rappresentano ostacoli ostici. Gli azzurri hanno comunque mostrato di voler sempre apprendere ed attuare con costanza nuovi concetti tattici, soprattutto nella costruzione ed attuazione delle verticalizzazioni e nella pressione a zona. Sfinire il Leicester è la missione, ma i Foxes sono astuti e ben preparati ed occorrerà tanta pazienza.

Come sempre, Avanti Azzurri, avanti…

Marco Melissa

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