LO SPARTIACQUE

Il pareggio col Sassuolo rischia di essere lo spartiacque tra le speranze sacrosante di continuare a credere nella possibilità di portare questa squadra in zona Champions e l’obiettiva consapevolezza che purtroppo centrare l’obiettivo quarto posto è davvero un’impresa vicina all’essere una specie di missione impossibile.

Proprio il match con i neroverdi di De Zerbi ha definitivamente diradati i residui dubbi sulle reali possibilità di questo collettivo (tecnico incluso ndr) nel poter centrare l’unico obiettivo stagionale rimasto.

Possiamo scegliere di continuare a recriminare sui singoli episodi di una partita. E’ legittimo.

Mai come nel calcio (e mai come in questa partita) gli episodi, a volte, fanno la differenza. E quindi possiamo recriminare sul fuorigioco millimetrico del gol di Insigne o sul rigore non concesso per il fallo su Politano. Ma poi dovremmo inevitabilmente dire anche dei legni colpiti dall’avversario.

E ancora, possiamo parlare dell’ingresso di Manolas (dopo l’infortunio) ad una manciata di secondi dalla fine, col Sassuolo che tentava il tutto per tutto per riacciuffare il risultato. Oppure sarebbe meglio parlare della palla persa da Bakayoko a centrocampo e dalla quale scaturisce poi il rigore del definitivo tre a tre?

Io preferirei, se possibile, guardare più al “quadro d’insieme” del momento storico di questa squadra.

Io vedo un collettivo che è incapace di lavorare sulle proprie carenze. Dove queste ultime vanno ben al di là dei limiti tecnici di alcuni degli interpreti per culminare con la fragilità nel saper interpretare (e quindi affrontare) alcuni momenti chiave insiti in tutte le partite.

Questo Napoli è puntualmente vittima della propria mancanza di personalità. Al di là dei limiti oggettivi della rosa a disposizione.

E il “decodificatore”, colui che dovrebbe tradurre la difficoltà in opportunità di crescita (e quindi superamento dell’ostacolo) è finito per essere esso stesso ulteriore motivo d’intoppo e, quindi, ennesimo ostacolo. Mi riferisco, ovviamente, alla guida tecnica.

Non mi sento depositario di alcuna verità. Tantomeno credo di possedere la soluzione al problema. Mi limito a registrare il momento.

Spero soltanto, da tifoso quale sono, che (in un modo o nell’altro) questa squadra riesca ad uscirne.

Giulio Ceraldi

#ForzaNapoliSempre

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