
Sono passate poco più di tre settimane dalle mie ultime righe.
Evidentemente sono successe tante cose da allora. Una fra tutte è che non metto il naso fuori dalla porta da allora.
Santo e benedetto il mio giardino, così come le mie fugaci e molto mattutine uscite per fare la spesa. Tre, da quando al lavoro mi hanno detto che potevo lavorare tranquillamente da casa.
Ormai parlare (ma anche soltanto pensare) di pallone mi risulta difficile, quasi innaturale. Questa pandemia sta cambiando tutto. In primis le vere priorità della vita. In cima a tutto la cosa più importante, quella che solitamente diamo per scontata. E non lo è affatto: restare vivi.
L’essere lontano dalle persone care è una cosa alla quale sono abbastanza abituato. Altra cosa è però quando sei costretto da fattori che non puoi controllare a tenerti lontano da loro. Anzi, in questo caso da tutti. Quasi tutti. La persona più importante è con me. Siamo stesi su un plaid, nel nostro giardino e sotto un bel sole caldo, a fare un puzzle, con Alexa che ci fa da sottofondo musicale.
Non ho più molta voglia di scrivere, adesso.
Torno al mio puzzle.
Riguardatevi.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre