
In religioso isolamento volontario, come sempre accade quando guardo la partita in tv (e non allo stadio), ho assistito alla visione di 45′ del peggiore (o migliore, dipende dalla angolazione da cui si guarda la cosa) horror movie. Ambientato in quel di Reggio Emilia, l’orrifica pellicola mostrava undici “morti viventi” vagare su di un prato senza meta, mercé (termine alquanto in disuso ma di rara efficacia ndr) di altri undici uomini con le idee ben chiare sul da farsi e soprattutto sul come distruggere gli undici zombies.
Ora, considerazioni narrative a parte, l’andazzo del primo tempo liberava le più cupe fantasie sull’epilogo di questa fiction dal titolo “Campionato SSC Napoli 2019/20”. Un epilogo che lasciava intravedere il simbolo più spaventoso che ci sia e che si paventa in una lettera. B.
L’ennesimo caffè, ultimo di una lunga serie iniziata un anno e mezzo fa, mi teneva gli occhi aperti e pronti a combattere l’ennesima noiosa partita, in perfetto stile ancelottiano (ergo: l’anticalcio – adesso lo posso dire, in barba alla ennesima falsa alchimia chiamata “calcio liquido”…puah!).
Mentre mi arrovellavo a cercare potenziali punti, tra le rimanenti partite di questo campionato, nella disperata ricerca di un barlume di speranza che tenesse accesa la voglia di non sprofondare, ecco che gli undici disperati, rientrati in campo, divenivano man mano che il tempo passava, gruppo, armata, squadra. Pur nell’andamento claudicante di chi si rialza ferito, gli undici azzurri ritrovavano il senso del loro essere uniti da un unico intento e, con la forza della determinazione e contro tutte le avversità, insite od estranee alla contesa, riuscivano a ritrovare quella gloria che mancava dalle loro memorie da tanto, troppo tempo.
Ora due settimane dividono questo gruppo di vecchi e nuovi eroi dalla prossima battaglia, con un nemico molto ma molto più pericoloso di quello appena sconfitto. Restando consapevoli del fatto che c’è tanto, tantissimo lavoro da fare per ricostruire degnamente dalle macerie del tanto decantato predecessore.
Per ora ci si gode la vittoria sotto quest’albero, consci che tutto era fuorché scontata.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre