E’ la rivincita della programmazione. Quella dei Business Plan, per intenderci. La vittoria allo Stadium nin è affatto un evento episodico, circoscritto. Quella stessa squadra aveva spedito a casa, poche settimane prima, il Real Madrid, annichilito nel suo stadio dai ragazzini di Amsterdam.
Ecco, appunto. Ragazzini.
Il capitano dei biancorossi olandesi, De Ligt, ha soltanto diciannove anni. Situazione più unica che rara, questa.
L’Ajax non lo scopriamo oggi. E’ sempre stato un club all’avanguardia nell’organizzazione del settore giovanile. Da sempre. E’ rimasto in sordina, in ambito internazionale, per qualche anno, ma adesso si sta prepotentemente riprendendo tutta la ribalta che merita.
E’ un po’ la speranza del calcio dei talenti e non dei fatturati. La via che andrebbe intrapresa, contro i contratti e i prezzi dei cartellini monstre. La vittoria cristallina degli olandesi proprio sulla squadra che annovera tra le sue fila un giocatore di 33 anni con un contratto di più di TRENTA milioni di euro l’anno sa di nemesi di un sistema. Un sistema che rischia di avviare uno sport (perché di sport dovremmo parlare, non dimentichiamolo mai) allo schianto, con le cifre che ormai orbitano nei maggiori tornei.
Tornando nel nostro orticello azzurro, mi auguro che chi di dovere trovi l’ispirazione anche dallo spettacolo di quella squadra di ragazzini terribili che è l’Ajax per investire finalmente in modo massiccio nel settore giovanile partenopeo. La strada è quella.
Se non puoi permetterti i “top player” costruisciteli da te. Poi magari succede che i tuoi campioncini, un giorno, andranno proprio a schiantare quei “mostri sacri” (o presunti tali…).
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre