
Avrei potuto anche titolare “Napoli 3 sécce 0”, visto che da martedì sera tutte le varie Cassandre dei miei stivali (diciamo così…) si sono scatenate nelle analisi e previsioni futuristiche più nere del nero di seppia. Al confronto l’apocalisse biblica appare una pioggerellina primaverile. Insomma, a dirla tutta questi tifosotti da tastiera, queste incorreggibili banderuole, devoti del peggior Bargiggia e del menagramo Fedele, si tengano lontani dal nostro Napoli. Ci facciano la cortesia di darsi all’ippica e di non “bestemmiare” di tifo azzurro e quant’altro preveda, nelle loro frasi la parola “Napoli”.
In una parola i-a-t-e-v-e-n-n-e.
Ce la faremo anche senza il vostro (falso) supporto. Se avete problemi a nascondere il vostro perverso e malcelato piacere nel non vedere l’ora di vedere il Napoli soffrire per poter uscire dalle vostre saettelle e buttare fuori il vostro veleno rivolgetevi ad uno “strizzacervelli”. Perché non state bene, seppoi vi dichiarate tifosi del Napoli.
Lasciate stare il pallone. E soprattutto il Napoli. Nunn’è ‘ppé vuie. Non lo meritate.
Dopo questo sfogo doveroso, veniamo alla partita.
È un Napoli tonico quello sceso sul prato del San Paolo contro la Sampdoria. Hamsik torna nell’undici di partenza e si nota subito. Nonostante le voci che lo darebbero in partenza per la Cina (lì la campagna trasferimenti si chiude il 24 febbraio ndr) il capitano gioca una partita di grande intensità, coi suoi lanci illuminanti e le sue verticalizzazioni.
Ma non è soltanto Marek ad essere in grande spolvero. Lo stesso Insigne, apparso in condizioni opache nelle ultime uscite, sembra essere rinato e la sua rete del 2 a 0, con quella girata improvvisa in area, è la sublimazione di una possibile ed ennesima rinascita del folletto di Frattamaggiore.
Sontuosa prestazione di Kalidou Koulibaly. Se la prestazione tutt’altro che sottotono dei blucerchiati non ha tuttavia mai destato particolari preoccupazioni lo si deve a questo campione che per poco non corona la performance col gol numero tre in maglia azzurra, col San Paolo che deve strozzare in gola l’urlo di gioia pronto ad esplodere.
Ottimo anche Hysaj. Prestazione sugli scudi per il terzino che lascia ben sperare per il prosieguo della stagione. Un’altra perla nella lunghissima collana di prestazioni da urlo, quella di Callejòn. L’uomo bionico di questo gruppo.
Grande prova di Mario Rui, impeccabile sulla sua fascia. Ghoulam dovrà fare gli straordinari per riprendersi la maglia da titolare.
Insomma una partita, quella con la Samp che definisce e conferma (se ancora ce ne fosse stato il bisogno) i ruoli tra chi si siede in panchina e chi, invece, deve (o dovrebbe, in alcuni casi) tifare sugli spalti o davanti alla tv. Chiacchiere e tabacchere ‘e lignamme ‘o Banc’ ‘e Napule nun s’e ‘mpegna. Parole Sante.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre