LE VERITÀ (POCO) NASCOSTE

Fiumi d’inchiostro (più virtuale che reale) sono stati spesi per spiegare la necessità di Maurizio Sarri nel dover far ruotare la rosa a disposizione tra le due maggiori competizioni della stagione.
Vale a dire campionato e Champions League.
Quando il sottoscritto scrisse l’articolo “La solitudine di Arkadiusz Milik” un’ondata di sdegno di una parte dei tifosi che seguono questa pagina costrinsero la redazione a cancellare alcuni commenti dove il dissenso sfociava nell’invettiva.
Dissentire è sacrosanto ed è il sale del dibattito costruttivo e civile. Offendere no.
Ad ogni modo, mercoledì sera abbiamo avuto la conferma che questo Napoli non può prescindere da Dries Mertens.
Il bomber belga garantisce quella profondità, quella imprevedibilità e, soprattutto, quella efficacia di cui questa squadra ha bisogno.
Senza di lui e con Milik in attacco il Napoli diventa prevedibile, lento e, fondamentalmente, sterile. Complice anche il ritardo di condizione del capitano, Marek Hamsik.
Il tecnico si ostina a proporlo tra gli undici di partenza, salvo poi sostituirlo, a tre quarti del match (la pratica stà diventando abbastanza di routine), mettendo ancor più in evidenza, ahimè, il cambio di marcia della squadra con e senza lo slovacco.
Reina è stato il protagonista assoluto di questo avvio di stagione. Anche a Kiev, ma in negativo.
Colpevole su entrambe le reti degli ucraini (che hanno comunque meritato la vittoria – c’è da dire) l’estremo difensore azzurro è tornato il vero tallone d’Achille della squadra partenopea.
Si spera sia stato soltanto un episodio e che, contro il non irresistibile Benevento, torni ad essere una sicurezza tra i pali.
Poi c’è l’oggetto misterioso: Nikola Maksimovic.
Il difensore pagato “un botto” e che non riesce proprio a ritagliarsi uno spazio in questo Napoli.
Lui, come Pavoletti, Tonelli e probabilmente anche Mario Rui, è ormai chiaro che non è stato voluto dal mister. D’altra parte anche certe dichiarazioni fatte in passato da Sarri sull’ottimizzazione degli uomini messigli a disposizione dalla società fà capire che, in sede di campagna acquisti, non ha particolare voce in capitolo.
Ad ogni buon conto il Napoli resta primo a punteggio pieno in Serie A.
Sembra chiaro che Sarri abbia dato priorità al campionato a scapito delle altre competizioni (almeno per ora).
Credo che sia la mossa giusta.
Dispiace constatare che, pure in questa tornata di mercato, il Napoli, pur avendo trattenuto i suoi pezzi pregiati, abbia perso l’occasione per irrobustire i ricambi e garantire una omogeneità qualitativa tra titolari e riserve.
Speriamo bene.

Giulio Ceraldi

#ForzaNapoliSempre

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