New Game XL numero 0

Con grande piacere torno a comparire su queste pagine dopo l’esperienza positiva della rubrica dedicata ai migliori talenti in sboccio del Napoli.

In quell’occasione ebbi modo di passare in rassegna alcuni giovani calciatori su cui era facile in fondo scommettere (i vari Zerbin, Gaetano e Zanoli, finalmente entrati a far parte della Prima Squadra come risorsa a tutti gli effetti e non come semplice pedina di scambio), ed altri che invece stavano più nelle retrovie ma con delle qualità evidenti da dimostrare ora alla prova del professionismo (penso a gente come Vergara e Cioffi che bene si stanno disimpegnando in serie C rispettivamente con le maglie di Pro Vercelli e Pontedera).

E infine c’erano i giovanissimi, come Russo e Vilardi, classe 2005 che, avendo percorso l’intera trafila nel vivaio napoletano dall’Under 15 in poi, sono in procinto di affacciarsi anch’essi alle soglie della Primavera, ultimo step prima di annusare l’aria del grande calcio; a onor del vero Lorenzo Russo già da questa stagione è in pianta stabile con la formazione Under 19, impegnata appunto nel Campionato Primavera, mentre il nazionale giovanile Vilardi sta rispettando la tabella di marcia canonica, e quindi risulta tra le fila dell’Under 18 dove, a dispetto di una ridotta tenuta fisica, sta giganteggiando con i pari età.

Il mio obiettivo è quello di avere una sorta di mappatura realistica su quello che si sta muovendo dal “basso”, per capire se assisteremo in tempi brevi a un ricambio generazionale “vero” in grado di regalare nuove soddisfazioni al calcio azzurro, quello della Nazionale Italiana, caduta rovinosamente dopo gli effimeri fasti di Euro 2020, che molto avevano illuso sullo stato di salute dell’intero movimento.

Fra due settimane come saprete inizieranno i Mondiali e non sarà per nulla piacevole guardarli senza poter tifare la nostra Italia: certo, sarà interessante vedere all’opera le migliori compagini internazionali, godere delle giocate dei vari Messi, Ronaldo (ne saprà ancora fare?), Mbappè, Neymar ecc, ma, non essendo presenti i Nostri rappresentanti, non staremo certo a strapparci i capelli per un gol sbagliato, un rigore negato, un’eliminazione subita, o al contrario non ci ritroveremo a trepidare festosi per una vittoria all’ultimo respiro, un passaggio del turno o una clamorosa rimonta a suon di gol.

Tornando al focus dell’articolo di presentazione e quindi definendo meglio il nuovo ciclo di articoli che andrò a proporvi (sempre per merito del padrone di casa, l’amico Giulio Ceraldi, che ringrazio sin da ora), anticipo che l’attenzione sarà rivolta ancora ai giovani talenti, allargando però il cerchio.
La mia infatti è sempre voluta essere una visione di insieme sui calciatori emergenti, non a caso la stessa attenzione la dedico ai vivai di tante altre squadre, anche se per tutto ciò che concerne il “Mondo Napoli” sentirò sempre un legame speciale.

Non li perderò certo di vista i “miei” ragazzi, dalla Primavera di mister Frustalupi (che lentamente si sta rimettendo in carreggiata dopo una partenza shock), passando dall’Under 17 fino ad arrivare all’Under 15, ma questa volta l’idea è quella di presentarvi alcuni fra i più promettenti prospetti a livello internazionale.

Per i più fini conoscitori che frequentano questo blog magari alcuni nomi saranno già noti, ma il mio auspicio è quello di instillare la giusta curiosità riguardo invece quei calciatori meno reclamizzati e provenienti da diverse latitudini, facendovi scoprire, chissà?, dei ragazzi che magari fra qualche anno saranno sulle pagine di tutti i giornali.

Nel trarre spunto per questa rubrica, la quale non vuole essere connotata in alcun modo da presuntuosità ma solo dalla voglia di condividere con voi le mie conoscenze, non mi sono allontanato troppo dalla realtà del Napoli, anzi, sono state proprio le piene affermazioni di Kvaratskhelia e Kim Min-jae a darmi l’input di andare a scovare per voi i protagonisti delle prossime dieci puntate.

E lo farò la settimana prossima partendo da un ragazzo di appena sedici anni, che ha già esordito in A con la maglia dell’Udinese ma nel cui sangue scorre sangue napoletano: il suo nome è Simone Pafundi e, utilizzando uno slogan spesso abusato ma in questo caso assolutamente attinente alla realtà vi saluto dicendo che “presto ne sentirete parlare!”.

Gianni Gardon

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