
Non c’è stato momento, durante il periodo nel quale eravamo sotto di un gol, in quel di Varsavia, ove mi fosse balenata nella mente la paura che il risultato fosse ormai irrimediabilmente compromesso.
“Sin prisa pero sin pausa”, diceva il buon Rafa Benítez ai tempi del Napoli, ed è questa frase che mi è passata per la testa pochi minuti dopo il pareggio di Zielinski.
Questa squadra, al di là degli interpreti dello “spartito da suonare”, mostra una erudizione del gioco tale da permetterle di giocare con una serenità che rende bello anche il gesto atletico apparentemente più semplice. Al contempo, ciò spinge senza alcun affanno i nostri virtuosi della sfera ad eseguire “pezzi” quali il cucchiaio di Dries od il sinistro-destro di Adam a meritarsi standing ovations del cuore di chi, come noi, realizza sempre più la forza spaventosa di questa macchina quasi anelante a toccare le vette della gloria.
Restiamo serenamente storditi da cotanta inaspettata bellezza e, mai sazi, aspettiamo trepidanti la prossima sinfonia.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre