
Avrei potuto scrivere tanto di questa finale.
Vivo qui, in Inghilterra.
Come chi legge questo blog sa, io non sono un grande appassionato della nazionale italiana di calcio. Però, devo ammetterlo, la sera della semifinale contro la Spagna ho tifato gli azzurri come non facevo ormai dal lontanissimo ’90.
Devo riconoscere che il merito più importante, secondo me, che Roberto Mancini ha avuto è di essere stato capace di riportare quell’entusiasmo tra la gente che forse non ho visto neppure in occasione dell’ultimo titolo vinto nel 2006.
Sarà la pandemia, non lo so, ma questi ragazzi piacciono davvero a tutti.
Piace il loro modo di interpretare le partite. Aperto, arioso quasi, senza paura di mostrare la propria forza e le proprie convinzioni.
Seppoi ci aggiungiamo un Insigne finalmente libero dalle troppe pressioni partenopee (lo si vede anche dietro le quinte, coi compagni) ed un Di Lorenzo semplicemente strepitoso, come faccio a non emozionarmi per questi ragazzi?!
l’Inghilterra?
Una gran bella nazionale anche loro. Senza ipocrisie.
Sono forti e completi come forse non lo sono mai stati. Soprattutto psicologicamente.
L’intero Paese è letteralmente innamorato dei suoi ragazzi e del suo allenatore. Quel Gareth Southgate che, in qualche modo, ha già vinto, avendo convinto anche i più scettici sulle reali possibilità della squadra inglese. Lo stesso Southgate che sbagliò l’ultimo rigore nell’Europeo inglese del 1996 contro la Germania (la bestia nera degli inglesi dal ’66 in poi).
Durante questi Europei quel rigore è stato mandato in tv decine di volte, come un mantra. A ricordare le vecchie ferite come antidoto per il futuro. E finora ha funzionato.
Ora tocca all’Italia, a noi interrompere la loro cavalcata e portare, nel contempo, la nostra sul tetto d’Europa per riportare in Italia quel trofeo che manca da tanto, troppo tempo.
Il tormentone degli inglesi è “It’s coming home” (“Sta tornando a casa”, intendendo il calcio o, dovrei dire football là da dove è partito).
Noi diciamo “It’s coming [to] Rome“. Sta tornando a Roma. La capitale d’Italia.
Avanti Azzurri!!
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre