
Non ho molto da dire sulle parole di ieri del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.
Il presidente ha fondamentalmente confermato quel che tutti noi sappiamo riguardo alle strategie societarie e l’idea che ha del panorama calcistico nazionale ed internazionale.
Anche lo spot alla futura serie tv sulla storia del Napoli ricalca grossomodo l’idea che De Laurentiis ha della sua creatura (sempre più sua tout court) sia riguardo alla storia recente che a quella del passato più “remoto”, ivi inclusa la parentesi maradoniana. Terminologie ed accostamenti hanno anch’essi fedelmente rispettato il canovaccio ormai noto del personaggio De Laurentiis.
Le parentesi dedicate alla categoria dei giornalisti ed alle riprese delle pay tv negli spogliatoi, durante i pre-partita, non si sono discostate da quanto scritto poc’anzi.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Proprio niente.
A questo punto credo sia quasi inevitabile aspettarsi che la disfatta dell’ultima giornata di campionato col Verona sia un argomento morto e sepolto. Se non altro per la dirigenza del club partenopeo e, di conseguenza, per i suoi tesserati.
Ognuno tragga le (ulteriori) conclusioni del caso. Il resto lo diranno le settimane a seguire, fino al ritiro. Poi comincerà ufficialmente la nuova stagione.
Questo è quanto.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre