
La Superlega consentirebbe ai 12 fondatori di spartirsi una quota d’ingresso di 3,25 miliardi di euro e di spartirsi una ulteriore torta di soldi, mettendo a posto i propri disavanzi e lucrando successivamente a dismisura.
Ma a condizione che: siano capaci di organizzare il torneo.
A condizione che attirino sponsor, tv ed audience tali da garantirne gli introiti.
Ora, se la UEFA e, di rimbalzo, le varie leghe nazionali non autorizzano il torneo, ci troveremmo dinanzi a questi scenari :
– Esclusione delle squadre dai tornei nazionali ed internazionali organizzati da leghe e uefa;
– Esclusione dei giocatori , a vita, dalle partecipazioni ai tornei organizzati dalla UEFA (ergo: niente nazionale).
Ora mi chiedo: dove li troverete giocatori capaci di rinunciare al sogno di una carriera?
E se pure li troverete, il mercato lo farete tra di voi?
E, alla fine del contratto, l’ipotetico calciatore in questione cosa farebbe? Cambierebbe mestiere?
Quanto vi costerebbe, in termini di rischio, un contratto con un giocatore? E con gli allenatori? E i giovani?
Quale ragazzino di 16 anni resterebbe in quei club?
Ed i tifosi?
Il tifo non è solo una estensione internazionale ma è innanzitutto una passione nazionale.
Il tifoso del City sogna innanzitutto di arrivare in Premier League prima dello United e quello del Real vuole vincere la Liga prima del Barça e viceversa.
Per papparvi quindi tutta la “gran torta” dovreste garantire un torneo tra i migliori club, con i migliori giocatori, con i migliori allenatori e con milioni di tifosi entusiasti.
Ma quanti altri club vi seguirebbero? Quali giocatori? Quali allenatori?
Infine:
Ma quanti tifosi sarebbero disposti a perdere la loro identità di appartenenza?
Mi chiedo: ma i conti li avete fatti bene?
Anonimo Napoletano
#ForzaNapoliSempre