E’ arrivato, dopo tante esitazioni, il giorno.
Personalmente speravo non arrivasse mai. Restavo dell’idea che un sussulto d’orgoglio (unito magari ad un diktat di Abramovich) avrebbe impedito il “matrimonio sacrilego”.
E invece…
Invece è arrivato il tempo di far tesoro di questo ennesimo, duro, pesante, doloroso schiaffo. E’ il momento di soppesare accuratamente, in una imprescindibile scala di valori personale, ciò che davvero conta.
Un pò come nella pellicola di John Milius Un mercoledì da leoni dove tre amici di una spiaggia della California cominciano a rendersi conto che c’è di più nella vita che dare la cera alle loro tavole da surf mentre abbandonano le loro abitudini alcoliche ed indisciplinate per andare a combattere nella guerra del Vietnam.
E’ arrivato anche per noi il momento di distaccarci marcatamente, chirurgicamente, definitivamente dagli interpreti dello spartito. Siano essi i musicisti, i direttori d’orchestra, i roadie del dietro le quinte o gli impresari. Ciò che conta è la musica stessa, il pezzo, il brano.
Ciò che conta è la maglia. E’ sempre stata lei. Da sempre. Per sempre.
Giulio Ceraldi
#ForzaNapoliSempre