Prima la paura e poi la gioia incontenibile, come una “liberazione”. Il Napoli ha carattere e questa vittoria sul Chievo, proprio nei minuti di recupero, ne è l’ennesimo esempio. Squadra e tifosi col morale alle stelle, anche se la Juve è sempre a quota 81, a quattro lunghezze, nonostante un Benevento che ha provato a mettere i bastoni tra le ruote alla capolista. Proprio come avrebbe fatto il Chievo ai danni degli azzurri. Nel primo tempo, infatti, la squadra di Maran prova a chiudere tutti i varchi all’undici di Sarri che fatica a raggiungere la linea offensiva con la necessaria precisione. La ripresa è ben altra storia: le occasioni da rete cominciano a fioccare per il Napoli. Appena cinque minuti e Mertens ha l’occasione di giocarsi una carta-vantaggio grazie ad un rigore concesso per trattenuta di Depaoli proprio sull’attaccante belga. Niente da fare. Sorrentino intuisce il tentativo. A questo punto Sarri osa ancora di più con doppio inserimento “targato” polacco: prima Milik e poi Zielinski. E’ invece un altro polacco a firmare la classica “doccia fredda”: Stepinski indovina l’angolino giusto per portare in vantaggio il Chievo. Un’esemplare reazione di “chirurgica” precisione da parte dell’undici di Sarri rende il finale di gara appassionante. Esultanza per un bel colpo di testa di Tonelli ma la traversa dice no. All’89’ Milik fa esplodere il San Paolo: è pareggio. Ma la parola “fine” a questa gara deve essere ancora scritta! Diawara, in pieno recupero, piega il Chievo e l’ottimo Sorrentino con un destro a giro che raccoglie in se tutte le urla dei tifosi e tutte le speranze per il prosieguo di campionato. La Juventus, dal canto suo, continua a non perdere colpi. Il Benevento, ultimo in classifica, ha però dato tanto filo da torcere alla capolista. Primo tempo sinonimo di botta e risposta: è un duello a distanza tra Dybala e Diabatè con rispettive doppiette. Ma la difesa dei padroni di casa, nella ripresa, appare meno ordinata e ne approfittano i bianconeri. Nel finale ancora Dybala e Douglas Costa spengono le speranze della squadra di De Zerbi. La lotta alle spalle del duo di testa è sempre più cruenta. A sessanta punti ormai appaiate, testa a testa tra Lazio e Roma, con l’Inter ad un solo punto in meno. La squadra di Inzaghi è l’unica che incassa i tre punti grazie alla preziosa vittoria sul campo dell’Udinese. L’undici di Oddo rompe per primo gli indugi e passa in vantaggio con Lasagna. Rabbia e determinazione portano prima Immobile e poi Luis Alberto a firmare il definitivo capovolgimento di fronte. Non basta alla Roma, invece, una reazione rabbiosa contro una Fiorentina ancora in striscia positiva. Benassi e Simeone riescono a violare per ben due volte la porta difesa dall’ottimo Alisson. Sulla strada della rimonta giallorossa ci si trovano due traverse (Fazio e Schick) e altre occasioni sprecate. Anche l’Inter spreca tanto, forse troppo sul campo di un Torino al quale basta una rete di Ljajic per portare a casa una preziosa vittoria ed una boccata d’aria in classifica. Il Milan non riesce a sfruttare fino in fondo il turno interno e raccoglie solo un punto contro un Sassuolo coriaceo, soprattutto nel finale di gara. I rossoneri, sin dall’inizio, hanno in mano le redini del gioco ma non riescono a concretizzare. Politano prova il colpaccio alla mezz’ora ma una “perla” di Kalinic sigla il definitivo pareggio. Un punto importante anche per la Spal che incontra sulla sua strada un’Atalanta attenta fino alla fine. La squadra di Semplici chiude il primo tempo in vantaggio con Cionek. Nella ripresa l’undici di Gasperini alza i ritmi e trova il pareggio nel finale con un rigore trasformato da De Roon. Reti inviolate, invece, per il derby della Lanterna. Qualche rammarico in più per la squadra di Giampaolo che produce di più dei cugini genoani. Tre punti d’oro per il Crotone che mantiene viva la sua lotta-salvezza battendo un Bologna poco determinato. Simy firma la vittoria. Sulla stessa lunghezza d’onda l’Hellas Verona che continua a sperare grazie alla vittoria su un Cagliari al terzo risultato negativo consecutivo. Un rigore di Romulo regala all’undici di Pecchia i tre punti.
Il Napoli ha carattere. Ieri lo abbiamo visto, toccato con mano. Sarri, dal canto suo, sa bene di “dover” contare su qualche elemento che, avendo meno minuti giocati nelle gambe, potrebbe fornire la necessaria “riserva” in situazioni critiche come quella di ieri…e non solo! La sfida con il Milan è alle porte ed i tifosi fremono senza sosta perché in questo campionato il Napoli c’è…ancora.
Avanti Azzurri, Avanti…
Marco Melissa