NON CI SIAMO

Carlo Ancelotti

Abbiamo sprecato l’occasione di accorciare le distanze dalla capolista. Questo tra un rigore dubbio non concesso ed un palo (un altro).

Ma anche gli avversari hanno colto un incrocio dei pali e sciupato un altro paio di occasioni. Soprattutto nel primo tempo.

La ripresa è stata a (quasi) totale appannaggio degli azzurri.

Molto manovriero il Napoli, fino ai limiti della trequarti avversaria. Poi molta approssimazione e poca convinzione.

Questa squadra continua a peccare di continuità. Se eccelle in coppa stecca irrimediabilmente in campionato. Anche nella precedente gestione tecnica la musica era la stessa (in quel caso era l’Europa a “pagare dazio”).

E’ davvero difficile immaginare il prosieguo di questa stagione. Troppe incognite e poche certezze per questa squadra, a tutt’oggi.

Con tutto il rispetto per una dignitosissima Spal, mi da i brividi pensare al match con l’Atalanta dei sette gol rifilati all’Udinese (senza Zapata ndr) di mercoledì prossimo.

E intanto Ancelotti continua le sue conferenze stampa postpartita “ai confini della realtà”.

Speriamo bene.

Giulio Ceraldi

#ForzaNapoliSempre

3 pensieri riguardo “NON CI SIAMO

  1. Concordo con la tua riflessione e la tua analisi. Io credo però che la questione vada presa più ad ampio raggio. Mi spiego. La partita di ieri certamente non può essere considerata un’ottima prestazione da parte dell’intera squadra. Ma certamente alcuni fattori hanno influito in maniera abbastanza infida e hanno finito col condizionare il punteggio. Vedi la gestione del “vantaggio” da parte dell’arbitro, in almeno due occasioni è stato fermato il gioco, in situazioni in cui il Napoli poteva andare tranquillamente in porta; la decisione dell’arbitro sull’occasione del calcio di rigore (e per il Napoli non è la prima volta in stagione) è alquanto forzata, secondo me. Pare che il nuovo regolamento sia applicato in maniera abbastanza “strana” e abbia diverse interpretazioni, la palla è toccata con l’avambraccio, che al momento del tocco non è proprio attaccato al corpo e inoltre la palla devia completamente e va in un altra direzione e non può essere più giocata. Era una chiara occasione da gol.
    Insomma, per concludere, se avessimo segnato su queste occasioni la partita sarebbe finita 1 a 2 e adesso parleremo di altro. In queste prime nove giornate diciamo che le “occasioni” favorevoli per vincere le partite fortuitamente pare siano tutte ad appannaggio delle prime due in classifica.. come si dice la “fortuna gira”.. speriamo bene.

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    1. Ciao Gennaro,
      Mi rallegro che tu sia in generale d’accordo con le tue parole.
      Vedi, quel che tu scrivi sulla partita e la gestione arbitrale della stessa possono essere condivisibili.
      Ciò che mi preoccupa (e su cui scriverò probabilmente più tardi) e sulle preoccupanti similitudini dei limiti psicologici di questo gruppo, con Ancelotti così come con Sarri e Benitez.

      Giulio

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      1. Infatti, da psicologo non posso fare altro che condividere sui limiti psicologici dei vari gruppi negli anni. Io un’idea me la sono fatta. Magari vediamo se coincide con la tua.

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