L’attesa è terminata.

Si comincia.

È Mondiale.

Senza l’Italia. Ed è giusto così.

Siamo indietro. In tutti i sensi.

Noi. Quelli che si perde con la Spagna (malamente) ed invece di esonerare Ventura andiamo a “sfracellarci” nel letale pareggio con la Svezia.

Noi. Quelli che non riescono mai a dare il colpo di spugna (vedi organi federali) ma perseveriamo nelle “manovrine”.

Noi. Quelli che un gruppo di adolescenti tesserati di un famoso club offendono i loro pari età, dopo averli sconfitti. Perché non c’è il senso del rispetto dell’avversario. Anzi, non c’è proprio rispetto a monte. E la federazione latita. Lo Stato…non ne parliamo.

Noi. Quelli degli stadi che se ne vuoi costruire di nuovi ci deve sempre “mangiare” qualcuno. Quelli che finisce sempre a blitz delle Forze dell’Ordine.

E allora?

Allora divertiamoci a guardare gli altri. I normali.

Quelli che hanno ancora il senso del pudore e cacciano un CT, a 48 ore dall’esordio, per aver voluto dare ombra alla nazionale a favore di un club.

Godiamoci i campioni (quelli con la C maiuscola).

Godiamoci le favole delle nazionali semi-sconosciute.

Godiamoci lo sport.

Quello vero.

E pazienza se l’azzurro resta a casa.

Si vede che ce lo siamo meritato.

Giulio Ceraldi

#ForzaNapoliSempre

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