La nostra locandina per il match

Pressione folle vs Contropiede letale: La chiave tattica di PSV-Napoli

Dopo la battuta d’arresto di Torino, per il Napoli di Antonio Conte è già tempo di voltare pagina e guardare all’Europa. Martedì sera, al Philips Stadion, va in scena una sfida che è molto più di una semplice partita di Champions League: è uno scontro filosofico, un duello tra due modi quasi opposti di intendere il calcio. Da un lato, il PSV Eindhoven di Peter Bosz, una squadra votata all’attacco totale; dall’altro, un Napoli in piena emergenza infortuni, chiamato a riscoprire la solidità e il pragmatismo del suo condottiero.

Cos’è il “Boszball”? L’avversario che pressa anche il magazziniere

Peter Bosz, allenatore del PSV Eindhoven.

Per capire il PSV, bisogna partire dal suo allenatore. Peter Bosz è un discepolo della scuola di Johan Cruijff, un tecnico che vive per un calcio spettacolare, offensivo e ad altissimo rischio. Il suo credo, ribattezzato “Boszball”, si fonda su un principio cardine: il recupero palla immediato. La sua squadra applica la famosa “regola dei 5 secondi”: una volta perso il possesso, l’obiettivo è riconquistarlo entro quel lasso di tempo, scatenando un pressing asfissiante e a tutto campo.
Per farlo, il PSV tiene la linea difensiva altissima, quasi a centrocampo, comprimendo gli spazi e soffocando la costruzione avversaria. In fase di possesso, la squadra si muove con fluidità da un 4-2-3-1 a un 4-3-3 ultra-offensivo, cercando costantemente la verticalizzazione per attaccare la porta nel minor tempo possibile. Il cervello della squadra è il metronomo Joey Veerman, mentre l’esperienza di un veterano come Ivan Perišić garantisce qualità e imprevedibilità sulle fasce.

Il Tallone d’Achille: Dove colpire il gigante olandese

Tanta aggressività, però, ha un costo. La forza del PSV è anche la sua più grande debolezza. Una linea difensiva così alta è un invito a nozze per le squadre brave a lanciare attacchi in profondità. Non è un caso che il rendimento degli olandesi sia nettamente diverso tra campionato e coppa: dominanti in Eredivisie, dove la superiorità tecnica schiaccia gli avversari, ma vulnerabili in Champions League, dove hanno raccolto un solo punto in due partite, subendo 4 gol.
Le analisi tattiche mostrano come i difensori del PSV siano inclini a “letture sbagliate” e “amnesie di concentrazione”, lasciando voragini alle loro spalle. La strategia per batterli non è provare a palleggiare con calma sotto la loro pressione, ma superarla con verticalizzazioni rapide e precise.

La partita perfetta per Conte (nonostante le assenze) – Come vincere a Eindhoven

Questo scenario tattico sembra disegnato su misura per le squadre di Antonio Conte. La sua filosofia si è sempre basata su una difesa compatta e organizzata, capace di assorbire la pressione per poi ripartire in contropiede con ferocia chirurgica. La sfida, quindi, si giocherà sulla capacità del Napoli di eseguire questo piano alla perfezione.
Certo, le assenze pesano come macigni. Senza un regista come Lobotka, il compito si fa arduo. Con un centravanti dalla fisicità imponente come Lorenzo Lucca a fare da punto di riferimento, il contropiede azzurro potrebbe diventare ancora più diretto. La sua abilità nel gioco aereo e nel proteggere palla potrebbe essere l’arma ideale per scavalcare il pressing olandese e innescare la velocità di esterni come Politano e il grande ex Noa Lang.

La chiave per il Napoli sarà superare indenne i primi 20-25 minuti di aggressione olandese. Se gli azzurri riusciranno a gestire la tempesta iniziale, potranno iniziare a sfruttare gli spazi che inevitabilmente si apriranno. Servirà disciplina difensiva, intelligenza nel leggere i momenti della partita e, soprattutto, cinismo sotto porta. I precedenti storici non sorridono al Napoli, che nelle uniche due sfide ufficiali ha sempre perso nettamente contro il PSV.
La partita di domani sarà un test cruciale per la maturità e la capacità di adattamento di questo Napoli. Se Conte riuscirà a trasformare le difficoltà in un vantaggio tattico, potrebbe infliggere una lezione severa al “Boszball” e rilanciare con forza le ambizioni europee della sua squadra.

Giulio Ceraldi

Forza Napoli. Sempre.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.