Fabrizio Romano

Fabrizio Romano, dal suo canale YouTube, affronta una critica profonda e ricorrente al sistema del calciomercato estivo, definendo l’attuale impostazione come una “pura follia” che danneggia l’integrità del calcio. Il problema centrale, che si ripresenta puntualmente ogni anno, è la chiusura della finestra di mercato il 1° settembre, quando i campionati sono già iniziati da diverse settimane.

L’impatto negativo su tutte le parti coinvolte

Romano spiega come questa tempistica crei notevoli difficoltà a tutti i protagonisti del mondo del calcio:
Allenatori: Sono le vittime principali di questo sistema. Si trovano a iniziare la stagione senza avere una rosa definitiva, dovendo gestire giocatori distratti dalle voci di mercato o addirittura scontenti. Il video cita esempi concreti, come il caso di Lukumi del Bologna, sorpreso al telefono con il suo procuratore prima di una partita, e menziona le lamentele storiche di allenatori come Igor Tudor, Vincenzo Italiano, Gian Piero Gasperini e Maurizio Sarri, che da anni denunciano questa situazione insostenibile.
Giocatori: L’incertezza sul loro futuro ha un impatto diretto sulla loro preparazione e sul loro stato psicologico. Molti si allenano separatamente o con scarsa concentrazione, sapendo di poter cambiare squadra da un momento all’altro. Questo li porta a iniziare la stagione in ritardo di condizione fisica e mentale, compromettendo il loro rendimento iniziale.
Club: Anche le società subiscono le conseguenze, trovandosi a negoziare acquisti e cessioni cruciali mentre sono già impegnate in partite ufficiali. Questo genera confusione strategica e può portare a decisioni affrettate o a situazioni imbarazzanti, come dover affrontare una squadra da cui si sta per acquistare un giocatore.

Le conseguenze sulla regolarità del campionato

Un punto fondamentale sollevato nel video è che i punti persi nelle prime giornate di campionato hanno lo stesso valore di quelli persi alla fine. Iniziare la stagione con squadre incomplete o con giocatori demotivati può compromettere l’intero anno. Una partenza lenta può costare uno scudetto, una qualificazione europea o persino una retrocessione. La regolarità della competizione è quindi minata alla base, poiché non tutte le squadre partono nelle stesse condizioni di stabilità.

Il tentativo di riforma e il veto della Liga

Romano ricorda che sono state avanzate proposte per risolvere il problema, come anticipare la chiusura del mercato a metà agosto, prima dell’inizio dei campionati. La Serie A si era fatta promotrice di questa iniziativa, cercando di attuarla già per il 2025. Tuttavia, per essere efficace, una riforma del genere richiede l’adesione di tutti i principali campionati europei. Il piano è fallito a causa dell’opposizione della Liga spagnola, che ha insistito per mantenere la chiusura a settembre. Questa mancanza di allineamento impedisce il cambiamento, poiché lascerebbe i club di alcuni campionati esposti al rischio di perdere giocatori senza avere la possibilità di sostituirli.

Un problema ciclico messo “nel cassetto”

La frustrazione maggiore, secondo Romano, è che questo dibattito si riaccende ogni agosto per poi essere puntualmente dimenticato. Una volta chiuso il mercato, il problema viene “messo in un cassetto” e nessuno ne parla più fino all’estate successiva, quando la situazione si ripresenta identica. Questa inerzia permette a un sistema dannoso di perpetuarsi, nonostante le evidenti criticità sollevate da tutti gli addetti ai lavori.

Riepilogando, sebbene un mercato lungo possa alimentare il “circo mediatico” e l’interesse dei tifosi, per il bene del gioco e per la serietà della competizione sarebbe molto più logico e giusto chiudere le trattative prima che le squadre scendano in campo per le partite ufficiali.

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