Henry Bushnell scrive su The Athletic della FIFA che è alle prese con le critiche furiose dei tifosi di calcio che si sentono “truffati” dopo aver acquistato dei token “Right to Buy” (RTB) per la Coppa del Mondo 2026. Questi token, venduti sulla piattaforma FIFA Collect in collaborazione con Modex, sono costati centinaia o addirittura migliaia di dollari e sono stati promossi come un modo per garantirsi la possibilità di acquistare i biglietti, aggirando il consueto sistema di lotteria.
Tifosi e rivenditori di biglietti hanno investito ingenti somme nei token, molti credendo che avrebbero avuto accesso a biglietti a prezzo di listino in tutte le categorie di prezzo. La frustrazione è esplosa quando FIFA Collect ha annunciato che la stragrande maggioranza dei biglietti disponibili per i possessori di RTB sarebbe stata per i posti di Categoria 1 e 2, ovvero i biglietti più costosi del torneo. Nello specifico, il 70% dei biglietti sarà di Categoria 1, il 28% di Categoria 2 e solo un misero 2% per la più economica Categoria 3, senza alcun biglietto di Categoria 4 disponibile attraverso questo sistema.
Questa rivelazione ha lasciato molti tifosi in una posizione difficile: dopo aver già speso una somma significativa per i token RTB, ora si trovano di fronte alla prospettiva di dover pagare migliaia di dollari in più per biglietti premium che non avevano messo in preventivo. Il sentimento tra gli acquirenti è di tradimento e rabbia, con molti che si sono riversati sui forum online per esprimere la loro frustrazione, dichiarando di sentirsi “truffati” e “presi in giro”. In seguito alla notizia, il mercato di rivendita di questi token RTB è crollato.
In risposta alla controversia, la FIFA ha dichiarato di analizzare e valutare continuamente le proprie strategie commerciali per garantire che siano nel migliore interesse dei tifosi e del calcio mondiale. La piattaforma FIFA Collect ha generato oltre 35 milioni di dollari in vendite primarie, una parte significativa dei quali proviene da questi token “Right to Buy”.