L’articolo, datato 3 ottobre 2025 e pubblicato su The Athletic, presenta un’intervista con Adam Kelly, Presidente di IMG (la principale agenzia globale di marketing sportivo), tenutasi in occasione dell’IMG x RedBird Summit 2025. Kelly analizza lo stato attuale e il futuro dei diritti mediatici sportivi, ponendo l’attenzione sulla crescente influenza dei giganti dello streaming e della tecnologia.

L’età dell’oro dello sport

Kelly afferma che l’industria sportiva sta vivendo un’”età dell’oro” grazie alla sua capacità unica di attrarre grandi quantità di attenzione e un vasto pubblico coinvolto (“appointment viewing”). Le più grandi aziende del mondo, come Amazon (il più grande rivenditore), Apple (la più grande azienda tecnologica), Google (la più grande azienda pubblicitaria) e Netflix (la più grande azienda mediatica), sono nella posizione migliore per monetizzare questo traffico. A differenza dei vecchi modelli di pay-TV, come Sky o il “cable bundle” statunitense, che hanno raggiunto la saturazione, gli streamer possono convertire ogni “ora di visione” in valore, rendendo lo sport una merce sempre più preziosa.

L’ascesa degli streamer

Kelly evidenzia il crescente e significativo investimento nel live sport da parte delle piattaforme di streaming:
Apple. È la casa globale esclusiva della MLS grazie a un accordo decennale da 2,5 miliardi di dollari e si prepara a diventare il nuovo partner americano della Formula Uno a partire dal 2026.
Netflix. Si è assicurata i diritti esclusivi per la Coppa del Mondo femminile FIFA (2027 e 2031) negli Stati Uniti e in Canada, ha un accordo triennale con la NFL per le partite del giorno di Natale e ha trasmesso importanti eventi di boxe (ad esempio, Canelo vs. Crawford, visto da oltre 41 milioni di persone). Kelly elogia Netflix per il suo vasto bacino di oltre 300 milioni di abbonati e per il suo fattore di “scopribilità” (discoverability) che promuove lo sport in modo efficace.
YouTube (Google). Ha recentemente trasmesso una partita NFL (Chiefs vs. Chargers) attirando oltre 17 milioni di spettatori. Kelly ritiene che il suo ruolo crescerà notevolmente una volta che realizzerà appieno il potere della profilazione e del targeting preciso del pubblico.
Amazon Prime. Continua a coprire la NFL negli Stati Uniti e le partite di Champions League nel Regno Unito e in Europa.

La questione della Premier League

Kelly commenta la recente decisione della Premier League di non rinnovare il contratto ventennale con IMG e di internalizzare le sue operazioni di produzione e distribuzione mediatica internazionale a partire dal 2026-27. Sebbene abbia definito la notizia “impegnativa,” Kelly la vede come una convalida della sua strategia: i detentori dei diritti e le leghe devono assumere il controllo dei propri contenuti. Egli riconosce che si tratta di un “grande rischio” che solo la Premier League e pochi altri possono permettersi, sottolineando che l’azione rafforza la necessità per agenzie come IMG di “costruire le capacità” per rimanere all’avanguardia nel mercato, come dimostrano le nuove partnership di IMG con la MLS, la EFL e la Saudi Pro League.

Kelly, infine, si dichiara “molto ottimista sul futuro dello sport,” concludendo con la previsione chiave: “Dove guidano le piattaforme di streaming, le società di media tradizionali dovranno seguire — e verranno determinati vincitori e vinti.” Egli è particolarmente fiducioso nella continua espansione in questo settore da parte di Netflix, Google/YouTube, Amazon e Apple.

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