
Questo articolo di Tim Spiers (da The Athletic) racconta di un momento magico, nella UEFA Champions League 2025/26. La magia riguarda Kevin De Bruyne il quale, a 34 anni, ha già messo a segno il miglior assist della stagione, se non uno dei più grandi mai visti nella competizione.
Il momento clou si è verificato al 36° minuto della vittoria per 2-1 del Napoli contro lo Sporting CP. L’assist, che ha servito Rasmus Højlund per il gol d’apertura, è stato un’incredibile serpentina di sette secondi, sette tocchi e 70 metri, che ha superato con grazia cinque avversari sbigottiti.
De Bruyne ha iniziato l’azione appena fuori dalla sua area di rigore, eludendo agilmente João Simões e Morten Hjulmand prima di scambiare un rapido passaggio con André-Frank Zambo Anguissa. Il momento di abilità decisivo è arrivato con il quarto tocco, quando il belga ha disorientato il difensore Eduardo Quaresma con un’accelerazione fulminea, lanciandosi in campo aperto.
L’azione è culminata con il settimo tocco: un “passaggio filtrante penetrante” che ha spaccato in due la difesa rimanente — il difensore Gonçalo Inácio e l’attaccante in ripiegamento Geny Catamo — consegnando il pallone perfettamente a Højlund che ha concluso rasoterra tra le gambe del portiere. L’autore dell’articolo sostiene che, sebbene il gol sia stato registrato a nome di Højlund, il capolavoro appartiene interamente a De Bruyne, paragonando il finale a un amico che rivendica il merito della Gioconda dopo averne colorato un solo occhio.
Questo assist è stato una risposta tempestiva e spettacolare alle recenti critiche. De Bruyne aveva avuto un inizio di stagione altalenante a Napoli ed era stato descritto come un “problema” per l’allenatore Antonio Conte pochi giorni prima, dopo aver reagito con rabbia a una sostituzione. Anche l’ex direttore generale Pierpaolo Marino aveva sollevato dubbi sul fatto che il belga potesse involontariamente ostacolare la prestazione di Scott McTominay.
L’assist, descritto come uno “slalom scolpito di grazia ed eleganza,” è servito da promemoria immediato ed enfatico delle capacità ultraterrene di De Bruyne. Non ha finito qui: ha poi messo a segno un secondo assist, determinante per la vittoria per 2-1—un cross teso e tagliato raccolto coraggiosamente da Højlund—coronando una prestazione che ha messo a tacere gli scettici e ha dimostrato che la leggenda del Manchester City ha ancora molto da dare.
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