
La seconda giornata della fase a gironi di UEFA Champions League mette il Napoli di fronte a una sfida tattica di alto livello contro lo Sporting Clube de Portugal. I Leões, come evidenziato dall’analisi pre-partita che ho fatto ieri, i lusitani sono un “gigante dal pressing alto” che fonda gran parte della sua filosofia di gioco sull’aggressione immediata e asfissiante in ogni zona del campo.
Considerando il recente impegno in campionato – una sconfitta esterna per 2-1 contro il Milan (il 28 settembre 2025), in una gara che ha mostrato tanto la forza del Napoli di Conte quanto alcune vulnerabilità – la squadra azzurra arriva a questo cruciale appuntamento europeo con un misto di consapevolezza e necessità di riscatto.
Come arriva il Napoli: tra solidità e la voglia di reagire
La sconfitta contro il Milan, seppur arrivata al termine di una gara combattuta, ha interrotto una striscia positiva in Serie A. I partenopei hanno dimostrato ancora una volta la loro solidità difensiva (nonostante i gol subiti) e la qualità nel gioco associativo orchestrato dal centrocampo, con il leader tecnico Kevin De Bruyne e Scott McTominay, spesso impiegato in un ruolo ibrido che copre sia la mediana che l’attacco.
Tuttavia, il match di San Siro ha anche messo in luce la difficoltà di trovare il gol quando il pressing avversario è ben organizzato e i meccanismi offensivi non riescono a liberare l’uomo per la finalizzazione. Rasmus Højlund, punta di riferimento, è un elemento cruciale, ma il Napoli non può prescindere dal dinamismo e dalla fantasia degli esterni (come Politano o Neres) e dagli inserimenti dei centrocampisti.
L’elemento chiave è dunque la reazione psicologica. Giocare in Champions in casa è un’opportunità per dimostrare di aver assorbito la lezione in campionato e per imporre il proprio gioco fin dal fischio d’inizio.
L’approccio tattico: Sfruttare la “trappola” del pressing alto
L’analisi del mio articolo di ieri credo sia chiara: lo Sporting CP è una squadra a trazione anteriore che non teme di affrontare l’avversario a viso aperto, schierando un pressing ultra-offensivo e un baricentro altissimo. Per il Napoli di Antonio Conte, questo non è solo un pericolo, ma anche un’enorme opportunità.
Il tecnico salentino è noto per il suo approccio pragmatico e la capacità di adattare la squadra all’avversario. Il Napoli, che spessi, in passato, si schierava con un 4-3-3 o un modulo che in fase di non possesso poteva trasformarsi in un 5-4-1 o 5-3-2 per garantire copertura e densità, dovrà adottare una strategia duplice:
1. Uscita palla al piede e verticalizzazione rapida
Affrontare una squadra che pressa alto significa accettare l’uno contro uno nelle retrovie, ma al contempo godere di ampi spazi in contropiede non appena si supera la prima linea di pressione.
Pazienza in Costruzione: Il Napoli non dovrà farsi prendere dalla frenesia. I difensori centrali (come Rrahmani o Buongiorno) e il mediano Lobotka avranno il compito cruciale di attrarre il pressing dello Sporting e poi trovare l’uomo libero con passaggi precisi.
Target man Højlund: Superata la prima pressione, Rasmus Højlund diventerà un fondamentale punto di riferimento per le verticalizzazioni immediate. La sua forza fisica nel proteggere palla e far salire la squadra è l’arma perfetta per sfruttare la difesa alta dei portoghesi.
Inserimento degli esterni: Gli esterni d’attacco dovranno essere bravi a non farsi schiacciare in fase difensiva, ma a partire in velocità appena il gioco viene liberato, attaccando lo spazio alle spalle dei terzini dello Sporting, spesso proiettati in avanti.
2. Densità a centrocampo e aggressività sul palleggio
In fase di non possesso, l’imperativo sarà disinnescare il palleggio veloce dello Sporting, anch’esso votato al gioco propositivo.
Pressing Ragionato: A differenza della man-to-man a tutto campo, il Napoli di Conte potrebbe optare per un pressing a zona più mirato, concentrando la densità nella zona centrale del campo. L’obiettivo è rubare palla in zone nevralgiche per innescare transizioni veloci, con McTominay e Anguissa a fare da schermo e motori.
Il ruolo di De Bruyne: Il fantasista belga non sarà solo un elemento offensivo, ma dovrà calarsi nell’ottica di lettura delle linee di passaggio avversarie. La sua intelligenza tattica sarà fondamentale per bloccare le potenziali fonti di gioco dello Sporting.
In sintesi, il Napoli si prepara a una battaglia tattica. Arriva con l’amaro in bocca della sconfitta in campionato, ma con le armi affilate per sfruttare l’aggressività dello Sporting CP a proprio vantaggio. Sarà una partita di alta intensità, dove la capacità di uscire dalla pressione e di essere cinici sotto porta farà la differenza.
Giulio Ceraldi
Forza Napoli. Sempre.
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