
La terza giornata di campionato propone al Napoli Campione d’Italia un banco di prova cruciale: la trasferta al “Franchi” contro una Fiorentina in rampa di lancio, forte di un inizio sprint che ha già infiammato la piazza. Per la squadra di Antonio Conte, non è solo una partita, ma un vero e proprio primo vero banco di prova della nuova stagione, anche in vista della trasferta inglese di Champions.
La Fiorentina di Pioli: La furia verticale e le sue insidie
I viola arrivano all’appuntamento di sabato sera con il morale alto e due pareggi che sono un buon viatico per chi questa estate ha cambiato tanto. La squadra sembra aver assorbito pienamente la filosofia di Stefano Pioli: un calcio verticale, aggressivo e votato al pressing alto. La viola si muove come un corpo unico, pronta a riconquistare palla appena la perde e a ripartire con rapidità fulminea.
Punti di Forza
L’attacco della Fiorentina sembra già avere un’intesa consolidata, con un’abbondanza di occasioni create che quasi disorienta. C’è soltanto da aggiustare la precisione delle esecuzioni. L’approccio ultra-offensivo di Pioli esalta le caratteristiche di attaccanti e centrocampisti, creando un flusso costante di palloni in area avversaria.
Punti deboli
L’approccio offensivo di Pioli espone inevitabilmente la squadra a rischi. La difesa, pur non avendo subito molti gol, ha mostrato qualche lacuna, soprattutto in fase di riposizionamento e nella gestione delle transizioni avversarie. Il pressing alto, se non eseguito alla perfezione, può lasciare ampi spazi alle spalle della difesa, una situazione che il Napoli è pronto a sfruttare.
Il Napoli di Conte: La corazza da campioni e la nuova flessibilità tattica
Il Napoli si presenta a Firenze come una macchina da guerra, solida e letale, forte di un avvio a punteggio pieno e zero gol subiti. Antonio Conte ha abbandonato il suo storico 3-5-2 per un più dinamico 4-3-3, un modulo che si adatta a seconda delle fasi della partita e che garantisce un equilibrio quasi perfetto tra attacco e difesa.
Punti di Forza
Il Napoli è un muro. La squadra è compatta e ben organizzata, le linee sono vicine e i movimenti sono sincronizzati, rendendo quasi impossibile trovare varchi. La vera arma segreta, però, è la transizione fulminea. La squadra non perde tempo e, una volta recuperato il pallone, cerca la verticalizzazione immediata per sfruttare la velocità degli esterni e degli attaccanti.
Flessibilità Tattica
Nonostante il 4-3-3 sia la probabile scelta iniziale di Antonio Conte, non è da escludere che il tecnico possa ricorrere al 4-1-4-1 visto nella prima giornata. Questo modulo è una specifica soluzione per far coesistere i talenti a centrocampo come Kevin De Bruyne e Scott McTominay, con Lobotka in posizione di regista basso e la linea di trequartisti offensiva pronta ad attaccare la difesa avversaria.
La lettura tattica del match: Chi prevarrà?
La sfida sarà un vero e proprio saggio tattico tra due filosofie opposte. La Fiorentina cercherà di imporre il suo gioco, aggredendo il Napoli con un pressing alto per forzare l’errore e ripartire velocemente. Sarà cruciale il lavoro a centrocampo, dove la mediana viola dovrà avere il sopravvento fisico e tattico.
Il Napoli, dal canto suo, cercherà di sfruttare l’approccio offensivo della Fiorentina, assorbendo la pressione e ripartendo in contropiede con una precisione chirurgica. La chiave per i partenopei sarà l’efficacia delle transizioni offensive e la capacità di bloccare gli spazi tra le linee per impedire alla Fiorentina di far male in avanti.
La partita non sarà solo un confronto tra squadre, ma una battaglia tra due stili di gioco. La Fiorentina dovrà dimostrare che il suo “Pioli-ball” è efficace anche contro un avversario di altissimo livello, mentre il Napoli dovrà confermare la sua solidità e la sua fame di vittoria, dimostrando che, anche lontano dal Maradona, è la squadra da battere. Sarà una sfida che dirà molto sulle reali ambizioni di entrambe le squadre in questa stagione.
Forza Napoli. Sempre.
Giulio Ceraldi
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