
È la notte del debutto casalingo per il Napoli di Antonio Conte, che si prepara a ricevere il Cagliari nella seconda giornata di Serie A. Oltre all’importanza del risultato, la sfida del Maradona offrirà un interessante confronto tra due stili di gioco ben definiti, emersi con chiarezza nelle prime uscite stagionali di entrambe le squadre.
Il Napoli di Conte: solidità difensiva e attacco a cinque punte
Se c’era un dubbio su come Antonio Conte avrebbe plasmato la sua squadra, la risposta è arrivata forte e chiara nel match d’esordio contro il Sassuolo. Il Napoli si è schierato con un 4-1-4-1 (o 4-2-3-1, a seconda delle interpretazioni) che ha come punto di forza la fase di non possesso. La difesa è stata solida e la squadra si è dimostrata in grado di mantenere il controllo del gioco, limitando al minimo le occasioni concesse.
Ma è in fase offensiva che il Napoli ha mostrato una grande evoluzione tattica. Come spiegato dagli analisti, il modulo si trasforma in un attacco a cinque canali. Matteo Politano, ad esempio, agisce sulla fascia destra, mentre il centrocampo si muove per creare spazi e linee di passaggio. Questo sistema dinamico, che vede i centrocampisti e gli esterni muoversi in continuazione, ha l’obiettivo di “destrutturare” la difesa avversaria, costringendola a un lavoro extra per coprire ogni zona del campo. Un approccio che, supportato da giocatori di qualità come Kevin De Bruyne, rende il Napoli una minaccia costante, anche senza una punta centrale statica.
Il Cagliari: 3-5-2 e mentalità da lotta
Il Cagliari di mister Pisacane, reduce dal pareggio per 1-1 contro la Fiorentina, ha confermato le prime impressioni di un progetto tattico basato su compattezza e intensità. La squadra sarda si è schierata con un 3-5-2, un modulo che punta a saturare gli spazi a centrocampo e a limitare le verticalizzazioni degli avversari.
Nella partita contro la Fiorentina, la difesa a tre ha retto bene l’urto, mentre i centrocampisti hanno cercato di stringere le linee per non concedere varchi agli avversari. In fase offensiva, la squadra si affida ai due attaccanti e ai quinti di centrocampo per cercare di pungere in contropiede. L’obiettivo è chiaro: difendersi con ordine e poi ripartire con velocità per sfruttare la minima incertezza degli avversari. Contro il Napoli, la compattezza del Cagliari sarà messa a dura prova dall’attacco dinamico e imprevedibile di Conte.
Il confronto: l’attacco fluido contro la difesa compatta
La sfida di stasera si annuncia come un affascinante scontro tra filosofie di gioco. Il Napoli cercherà di imporre il suo gioco, sfruttando i movimenti dei suoi giocatori per trovare spazi nella retroguardia cagliaritana. Il Cagliari, dal canto suo, cercherà di mantenere le linee strette, difendendosi in massa e sperando di colpire con le ripartenze.
Sarà interessante vedere come la difesa del Cagliari risponderà alle incursioni offensive del Napoli e se la manovra offensiva di Conte riuscirà a trovare la chiave per scardinare il muro sardo. La partita si giocherà a centrocampo, con il controllo del ritmo e la capacità di trovare i giusti spazi che saranno determinanti per l’esito finale.
Forza Napoli. Sempre.
Giulio Ceraldi
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