Particolare del nuovo pallone della edizione 2025/26 di UEFA Champions League

L’attesa è finalmente terminata.

Un’estate da Campioni d’Italia, un’estate di orgoglio e di un Vesuvio che freme per tornare a ruggire, vive iggi, 28 agosto 2025, il suo clou. Alle ore 18:00, dal Grimaldi Forum di Montecarlo, le urne sanciranno il ritorno del nostro Napoli nell’élite del calcio europeo: la UEFA Champions League 2025/26.

Torniamo, ma non come una squadra qualunque.

Torniamo con il tricolore cucito sul petto, conquistato con il sudore, la grinta e la sapienza tattica di Antonio Conte. Dopo il trionfo dello scorso campionato, il palcoscenico che ci compete ci attende, pronti a dimostrare anche in Europa di che pasta siamo fatti.
La musichetta della Champions torna a risuonare, e con essa l’adrenalina di sfide che solo questa competizione sa regalare.

La nuova formula a 36 squadre, con un girone unico, aggiunge un ulteriore velo di mistero e fascino a un evento già di per sé carico di tensione. Otto avversarie diverse, quattro partite in casa e quattro in trasferta, per un cammino che speriamo sia lungo e glorioso.

Terza Fascia

Da Campioni, senza paura di nessuno.
Il nostro Napoli si presenta a questo appuntamento inserito in terza fascia. Una posizione che non rispecchia il nostro status di Campioni d’Italia, ma che ci proietta verso un girone che si preannuncia tanto complicato quanto stimolante. Ma noi siamo il Napoli e le sfide non ci hanno mai spaventato. Anzi, ci esaltano.
Analizziamo insieme cosa potrebbe riservarci l’urna di Montecarlo.

Dalla prima fascia, l’Olimpo del Calcio (e degli ex)

Qui risiedono i campioni e le corazzate. Su tutti, i campioni in carica del Paris Saint-Germain, che dopo aver finalmente alzato il trofeo, ora schierano tra le loro fila uno dei nostri più recenti e amati eroi: Khvicha Kvaratskhelia. Incontrare lui, insieme agli altri colossi come Real Madrid, Liverpool, Chelsea, Manchester City o Bayern Monaco, sarebbe un’occasione unica per misurare subito la nostra forza. Sfide proibitive, ma che il popolo del Maradona saprebbe rendere indimenticabili.

La seconda fascia, tra Nobiltà e Pericoli

Un concentrato di squadre di grandissimo spessore, abituate a lottare ai vertici. Qui troviamo avversarie temibili come l’Arsenal, il Bayer Leverkusen o l’Atletico Madrid di Simeone. Squadre organizzate, talentuose e con una grande esperienza internazionale che metterebbero a dura prova la solidità degli uomini di Conte.

E poi ci sono loro, gli altri incroci dei sentimenti contrastanti dalla quarta fascia

Un mix eterogeneo di squadre insidiose. E qui il destino potrebbe riservarci un altro scherzo dal sapore agrodolce. Pescare il Galatasaray significherebbe non solo affrontare una trasferta infuocata in Turchia, ma soprattutto ritrovarsi di fronte, per la prima volta da avversario, l’altro eroe del nostro penultimo scudetto (2022/23): Victor Osimhen.

L’idea di sfidare in una sola competizione sia Kvara che Victor, gli uomini che ci hanno riportato sul tetto d’Italia dopo 33 anni, è qualcosa che spaccherebbe il cuore di ogni tifoso.
Indipendentemente da quali saranno gli avversari, una cosa è certa: il Napoli è tornato. E da Campione d’Italia. Con il nostro dodicesimo uomo, il popolo del Maradona, a spingerci in ogni partita, non temeremo nessuno.

Che il sorteggio abbia inizio, l’Europa è avvisata: l’urlo dei partenopei è pronto a risuonare di nuovo.

Giulio Ceraldi

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